Una recente “strage” di piccioni in piazza Caruccio ha scatenato l’indignazione dei cittadini e alimentato il dibattito sui social. Questa volta, però, la colpa non è dell’uomo, ma dei gabbiani. La presenza di questi volatili, che un tempo erano soliti pescare nel mare vicino alla costa, si è notevolmente diffusa anche nei centri cittadini. I gabbiani, alla ricerca di cibo, si nutrono anche di rifiuti e non esitano a attaccare i piccioni, dimostrando di essere dei veri predatori. Diversi residenti hanno segnalato di aver assistito a vere e proprie “guerre” tra questi due uccelli.

I piccioni sono stati considerati per anni un vero problema a causa della loro rapida diffusione. Sono state adottate soluzioni più o meno efficaci per limitare la loro proliferazione, come l’utilizzo di pillole anticoncezionali o i divieti imposti dai comuni di dar loro da mangiare. Ora, almeno nelle aree costiere, sembra che la madre natura abbia preso in mano la situazione.

Tuttavia, l’episodio accaduto in piazza Caruccio ha suscitato lo sdegno di alcuni cittadini e alimentato il dibattito sulla causa dell’accaduto. Alcuni segnalano la presenza di carcasse di piccioni per strada da oltre 24 ore, senza che nessuno provveda a rimuoverle. “È assurdo che nessuno se ne accorga”, afferma una residente. Altri fanno notare che la zona dove si è verificata la “guerra” tra uccelli è abituata da tempo a lasciare del cibo proprio per i piccioni, causando ulteriore sporcizia.

Chissà che in futuro i gabbiani non pensino anche a questo, riuscendo ad intervenire laddove gli enti non riescono.

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