Il governo italiano ha deciso di prendere provvedimenti riguardo all’uso degli autovelox, strumenti spesso utilizzati dagli enti locali per fare cassa. Assoutenti, un’associazione che si occupa della tutela dei consumatori, ha approvato questa decisione, evidenziando le molte anomalie legate all’utilizzo degli autovelox nel nostro paese.

Secondo un recente report diffuso da Assoutenti, le città italiane hanno ottenuto introiti per quasi 76 milioni di euro grazie alle multe dei autovelox. Firenze si posiziona al primo posto con 23,2 milioni di euro, seguita da Milano con 12,9 milioni e Genova con 10,7 milioni. Roma, invece, ha incassato poco più di 6 milioni di euro.

Tuttavia, ci sono delle incongruenze. Napoli, ad esempio, ha incassato solamente 18.700 euro dalle multe degli autovelox, mentre il piccolo comune di Paupisi, in provincia di Benevento, ha ottenuto ben 1,5 milioni di euro grazie agli apparecchi installati sulla strada statale 372 “Telesina”.

Gabriele Melluso, vicepresidente di Assoutenti, afferma che l’associazione è favorevole alle multe per chi supera i limiti di velocità e a qualsiasi inasprimento delle sanzioni per i trasgressori, ma sottolinea che gli enti locali devono essere i primi a rispettare le regole. Gli autovelox non devono essere utilizzati come un bancomat, ma devono servire esclusivamente a garantire la sicurezza stradale.

È quindi necessario che le multe degli autovelox siano effettivamente finalizzate a prevenire incidenti e non a fare cassa. È importante che le autorità locali utilizzino questi strumenti nel rispetto delle regole, evitando di abusarne a scopo di lucro. La sicurezza stradale deve essere al primo posto e gli autovelox devono essere uno strumento per favorire il rispetto delle regole da parte di tutti gli automobilisti.

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