Ancora un lavoratore aggredito a Salerno come denunciato dai sindacati. Questa volta a farne le spese è stato un dipendente in servizio presso la sede del centro sociale. I sindacati esprimono piena solidarietà al lavoratore aggredito, sottolineando che non è la prima volta che si verificano episodi del genere. Questa mattina si è verificato un increscioso episodio che ha coinvolto un assistente sociale, assegnato al Segretariato 4 di Salerno, che è stato brutalmente aggredito da un utente insoddisfatto dei ritardi nella gestione del reddito di cittadinanza.
L’aggressione ha coinvolto anche un delegato sindacale della FP CGIL e il segretario organizzativo della UIL FPL, che si trovavano nel segretariato sociale per ascoltare i lavoratori. Questo episodio evidenzia il malcostume sociale che colpisce gli operatori, con attacchi fisici e verbali, a causa del malcontento.
Purtroppo gli uffici sociali sono diventati luoghi di frontiera, dove si fornisce sostegno in situazioni di fragilità economica e sociale. La soppressione improvvisa delle misure di sostegno al reddito familiare ha portato i cittadini a essere spesso esasperati ed esagitati. La delicatezza del servizio svolto non può essere ignorata: gli assistenti sociali, i sociologi, gli psicologi, gli educatori e gli amministrativi assegnati agli uffici sociali non possono essere lasciati soli.
Non è più accettabile che non siano garantiti neanche i livelli minimi di sicurezza, come un citofono o un cancello chiuso che funga da filtro, o la presenza di un presidio di vigilanza. Ribadiamo con forza la nostra solidarietà agli operatori del segretariato sociale e a tutti i lavoratori che ogni giorno con impegno e dedizione garantiscono i servizi socio-sanitari-assistenziali. Ma allo stesso tempo, ribadiamo la nostra stanchezza nel dover continuare a raccontare questi episodi senza che le istituzioni prendano iniziative concrete per garantire la sicurezza sul posto di lavoro.
Chiediamo un incontro immediato con la direzione tecnico-strategica per trovare soluzioni condivise, per potenziare la sicurezza di tutti gli operatori nei luoghi di lavoro, per aumentare la tutela del bene pubblico e per sostenere un tessuto economico-sociale che si sta sgretolando. Chi si prende cura del benessere dei cittadini deve essere tutelato e deve poter svolgere il proprio lavoro in totale sicurezza e serenità.