Il minore coinvolto nella rapina al tabacchi ha lasciato la comunità in cui era stato collocato. La sua misura è stata annullata e al suo posto è stata decisa una messa alla prova della durata di due anni, durante i quali dovrà svolgere servizi di volontariato. La decisione è stata presa dal giudice del tribunale dei Minorenni, Anita Politi, su richiesta dell’avvocato Antonio Falconieri.
L’indagine è partita dalla denuncia presentata dal proprietario del tabacchi il 17 marzo scorso. Il giovane rapinatore si era introdotto nell’attività e, minacciando con una pistola, aveva rubato la somma di 250 euro, per poi fuggire a piedi dopo aver violentemente colpito la vittima con la pistola.
Grazie alle telecamere di videosorveglianza esaminate dai carabinieri di Baiano, il minore è stato subito identificato e il 31 marzo è stato sottoposto alla misura cautelare emessa dal giudice del tribunale dei Minorenni. Durante le indagini è stata anche recuperata l’arma, risultata inattiva.
La decisione di annullare la misura di collocamento in comunità e optare per la messa alla prova è stata presa dopo una valutazione attenta della situazione da parte del giudice. Durante i prossimi due anni, il minore dovrà dimostrare di poter cambiare il suo comportamento e di essere disposto a reintegrarsi nella società attraverso il servizio di volontariato.
La messa alla prova è un’opportunità per il giovane di riscattarsi e dimostrare di essere capace di fare scelte migliori per il proprio futuro. Sarà importante seguire il suo percorso e valutare i progressi che farà nel corso di questi due anni.
È fondamentale che i minori coinvolti in reati vengano adeguatamente seguiti e supportati, in modo da favorire il loro reinserimento nella società e prevenire ulteriori comportamenti delittuosi. La messa alla prova è uno strumento che può offrire una seconda possibilità ai giovani, permettendo loro di dimostrare di poter cambiare e di poter fare scelte migliori per il loro futuro.
