Il corpo senza vita di Luca Canfora, un noto costumista napoletano, è stato trovato il 1 settembre nelle acque di Capri. Canfora era sull’isola per lavorare sul nuovo film di Paolo Sorrentino, con cui aveva spesso collaborato. La sua morte è avvolta da circostanze misteriose e il Direttivo di Antinoo Arcigay NAPOLI, un’associazione LGBT, chiede alle autorità di indagare attentamente su ogni pista e sospetto, per escludere l’eventualità di un omicidio omofobico.
Gli attivisti di Arcigay NAPOLI chiedono di considerare ogni possibile informazione, supposizione o congettura, nel rispetto della verità, della legalità e della giustizia. Attualmente, c’è un’inchiesta in corso condotta dalla procura di Napoli sulla drammatica e misteriosa morte del costumista. Alcuni hanno espresso stupore dopo aver visto le condizioni del corpo di Canfora nella camera ardente, che sembravano inverosimili per una caduta tra gli scogli, come inizialmente riportato dalla stampa. Per questo motivo, il Direttivo di Antinoo Arcigay NAPOLI chiede di fare luce su quanto accaduto.
La notizia della morte di Luca Canfora ha suscitato grande interesse e preoccupazione nella comunità LGBTQ+ e la richiesta di un’indagine approfondita è un modo per garantire che ogni possibile pista venga seguita e che la verità emerga. La morte di Canfora è un triste evento che ha colpito la comunità artistica e la sua famiglia e amici. Speriamo che le autorità svolgano un’indagine accurata e che si possano trovare risposte alle domande che circondano la sua morte.
In conclusione, è importante che la verità venga a galla e che si faccia giustizia per Luca Canfora. La sua morte non deve essere dimenticata e dobbiamo fare tutto il possibile per scoprire cosa sia realmente accaduto. La comunità LGBTQ+ e l’associazione Arcigay NAPOLI rimangono unite nella lotta contro l’omofobia e chiedono che ogni possibile pista sia seguita per garantire che nessun crimine rimanga impunito.
