La segreteria provinciale del Nursind di Salerno ha sollevato l’urgenza del problema delle aggressioni nei confronti del personale sanitario del Pronto soccorso presso l’ospedale di Vallo della Lucania. Questo appello arriva in seguito alla nota del 26 agosto scorso, che aveva già evidenziato l’urgente necessità di affrontare questa delicata questione.
Le continue aggressioni nei Pronto soccorso dell’ospedale San Luca rappresentano una seria minaccia per la sicurezza del personale medico e paramedico che lavora instancabilmente per garantire assistenza medica in situazioni di emergenza. L’organizzazione sindacale è a conoscenza degli sforzi della Struttura di vigilanza interna per affrontare il problema, ma sottolinea che questi incidenti continuano senza soluzione di continuità.
“Un episodio recente, avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi, ha visto coinvolto un medico di turno che è stato aggredito. Solo grazie alla prontezza di riflessi di una guardia giurata e al self-control del medico coinvolto la situazione non è degenerata ulteriormente. Tuttavia, come sindacato, evidenziamo che questa volta l’episodio non ha ricevuto l’ampia copertura mediatica che ha accompagnato attacchi simili in passato, principalmente perché l’aggressore non era un noto politico locale. Questa circostanza solleva la preoccupazione che la violenza contro gli operatori sanitari non sia adeguatamente riconosciuta nel dibattito pubblico e possa essere considerata un male minore”, ha detto Biagio Tomasco, segretario generale del Nursind Salerno, in una nota inviata al Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ai vertici dell’Asl Salerno, e al presidente provinciale dell’Ordine delle professioni infermieristiche.
La segreteria salernitana del Nursind si oppone all’idea di dotare il personale sanitario di body cam personali, ritenendo che ciò violerebbe la privacy dei pazienti che si recano al Pronto soccorso dell’ospedale di Vallo della Lucania. Invece, l’organizzazione sindacale sostiene l’installazione di telecamere a circuito chiuso nelle aree comuni, ritenendo che questo deterrebbe i comportamenti malintenzionati e garantirebbe una maggiore sicurezza per il personale medico.
“Serve l’istituzione di un tavolo di crisi che includa rappresentanti delle forze dell’ordine, delle autorità sanitarie e delle rappresentanze sociali. Questo tavolo dovrebbe lavorare insieme per sviluppare misure concrete per contenere e prevenire le aggressioni contro il personale sanitario. Inoltre, sottolineiamo la necessità che la Regione Campania adotti finalmente le Linee guida sul contenimento del sovraffollamento dei Pronto Soccorso, un problema precedentemente segnalato dall’organizzazione sindacale in sede regionale”, si legge in una nota. “La violenza contro il personale sanitario rappresenta una sfida seria che richiede azioni immediate e concrete da parte delle autorità e della comunità nel suo complesso. Come organizzazione sindacale, rimaniamo determinati a lottare per la sicurezza dei lavoratori della sanità e per il benessere dei pazienti che dipendono dalla loro assistenza”, hanno spiegato i componenti della segreteria del presidio ospedaliero di Vallo della Lucania, Adriano Cirillo, Roberta Barberini Rodio, Giusy D’Acunto, Alessandro Ricchi, Vincenzo Scandizzo, Angelo Sparano, Luca Gabellini.