Il giovane di 16 anni è stato giudicato incapace di intendere e volere. Secondo gli inquirenti, faceva parte di un’organizzazione criminale strutturata che si occupava di detenzione e cessione di droghe. Questa organizzazione operava ad Avellino e nelle zone circostanti, riuscendo a vendere grandi quantità di marijuana e hashish grazie ai suoi numerosi membri, tra cui anche due minorenni.
Durante il processo abbreviato, il giovane è stato assolto da tutte le accuse perché incapace di intendere e volere al momento dei fatti e incapace di stare in giudizio. Questa conclusione è stata raggiunta grazie a una perizia psichiatrica redatta dalla dott.ssa Donatella Palma, che ha evidenziato la mancanza di maturità del ragazzo e le difficoltà nel comprendere la natura illegale delle sue azioni.
La sentenza di non doversi procedere è stata pronunciata dal giudice del tribunale dei minorenni, che ha accettato la richiesta della difesa di effettuare una perizia psichiatrica sul giovane. Questo è stato fatto per valutare se il ragazzo, al momento dei fatti, fosse pienamente consapevole del valore sociale e giuridico delle sue azioni, considerando anche i disturbi evidenti causati dall’uso di droghe.
Le accuse contro il ragazzo erano molto gravi, in quanto gli venivano contestate molteplici cessioni di droga a coetanei e la partecipazione a un’associazione criminale per commettere una pluralità di reati in violazione della legge sulle droghe.
Secondo gli inquirenti, il minore avrebbe collaborato con un altro minorenne e diversi maggiorenni per il trasporto, l’importazione, la distribuzione e il commercio delle droghe. In diverse occasioni, è stato trovato in possesso di droga dalla polizia in zone centrali di Avellino. Inoltre, dalle intercettazioni telefoniche è emerso che aveva stabilito relazioni con giovani del capoluogo a cui vendeva droga, consegnando parte dei proventi agli altri membri dell’organizzazione criminale. L’accusa sosteneva anche che il minore fosse in grado di relazionarsi con criminali pregiudicati ad Avellino, ai quali avrebbe venduto droga in alcune occasioni.
Tuttavia, la richiesta dell’avvocato Angelo Polcaro di proscioglimento da tutte le accuse è stata accolta dal tribunale, considerando l’incapacità del ragazzo di comprendere appieno il valore negativo delle sue azioni a causa della sua mancanza di maturità e discernimento. Questa decisione ha restituito l’immagine di un giovane spacciatore senza scrupoli, ma con una capacità criminale evidente nonostante la sua giovane età.