In un procedimento giudiziario per presunta usura bancaria, il giudice Maria Di Carlo ha deciso oggi che non vi è motivo di procedere perché il fatto non sussiste. Questo riguarda i vertici e i direttori di tre istituti bancari: l’ex Banca del Lavoro e del Piccolo Risparmio, Banca Agrileasing (ora Iccrea Banca Impresa SpA) e Banca Intesa San Paolo. Gli indagati sono Gianraffaele Cotroneo di Benevento, Claudio Romanino di Napoli, Giovanni Boccuzzi di Roma, Pierluigi Montefusco di Cesinali, Michele Conti di Castello di Cisterna e Roberto Cupellari di Sant’Angelo a Cupolo. Sono stati difesi dagli avvocati Antonio Della Porta, Marcello Condemi, Tommaso Lupino, Vittorio Sanguigno e Sergio Rando.
I fatti risalgono a qualche anno fa e riguardano le denunce presentate tra il 2012 e il 2013 dal legale rappresentante di una società, assistito dall’avvocato Federica Ventorino. La società era stata dichiarata fallita nel 2009. Nelle denunce si denunciavano presunti tassi usurari sui prestiti concessi all’impresa.