Tre individui sono stati rinviati a giudizio per una serie di reati informatici, tra cui accesso abusivo a sistemi informatici, intercettazione fraudolenta, falsificazione di comunicazione, sostituzione di persona, truffa e tentata truffa. I tre imputati risiedono nell’Agro, tra Pagani e Nocera Inferiore.
Secondo l’accusa, due di loro avrebbero messo a disposizione dei conti correnti per far transitare il denaro ottenuto tramite i tentativi di truffa. L’indagine ha rivelato che complessivamente sono state sottratte circa 643mila euro a privati e istituti bancari. Una parte di questa somma, pari a circa 170mila euro, è stata convertita in criptovaluta, specificamente Bitcoin, al fine di rendere difficile la tracciabilità e l’identificazione delle transazioni. Questo ha portato anche all’accusa di riciclaggio.
Il processo per i tre imputati inizierà il prossimo febbraio. Il metodo utilizzato era sempre lo stesso: uno dei tre individui intercettava le email tra due soggetti, creava un falso messaggio e forniva le informazioni necessarie per eseguire i bonifici e ottenere il denaro. Il 33enne di Pagani, il quale era l’unico ad avere competenze informatiche rispetto agli altri due, è riuscito a violare anche il sistema di sicurezza della Sampdoria. Tuttavia, il tentativo di truffa, del valore di circa 70mila euro, è fallito. Allo stesso modo sono andati i tentativi contro società come Empoli, Atalanta, Triestina e Feralpisalò. Tra le vittime ci sono anche note catene di supermercati, società di produzione e alcune quotate in borsa.
Nel collegio difensivo degli imputati ci sono gli avvocati Francesco Fiore e Francesco Vicidomini. Complessivamente, sono stati contestati 34 capi d’accusa, relativi a fatti avvenuti tra il 2018 e il 2020. Il 33enne avrebbe utilizzato un telefono per effettuare l’accesso abusivo ai vari sistemi informatici.