Il medico chirurgo Stefano Cristiano è stato chiamato a rispondere delle accuse di lesioni colpose gravissime e falso ai danni di Angela Iannotta, una giovane donna di 29 anni residente a Santa Maria Capua Vetere. La paziente, madre di tre figli piccoli, è stata sottoposta a un intervento chirurgico eseguito dal dottor Cristiano nel marzo 2021, ma l’operazione non è andata bene e ha dovuto essere sottoposta a un secondo intervento presso la struttura sanitaria di Villa del Sole all’inizio dell’anno successivo.
Purtroppo, l’esito negativo dell’intervento ha causato gravi danni agli organi interni di Angela, come l’esofago e parti dell’addome, a causa di una setticemia. La situazione è stata così grave che la giovane donna è stata ricoverata all’ospedale di Caserta il 3 febbraio dello scorso anno. Fortunatamente, grazie all’intervento del professor Francesco Corcione, presidente emerito della Chirurgia Italiana, Angela è stata salvata.
Non è la prima volta che il dottor Cristiano viene accusato di negligenza medica. È anche coinvolto in un altro processo al Tribunale di Nola, presieduto dal Giudice Alessandra Zingales, in relazione alla morte di Raffaele Arcella, un trentenne deceduto dopo un intervento di chirurgia bariatrica.
Le famiglie Iannotta e Di Vilio, rappresentate dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, avevano presentato una denuncia penale circa un anno e mezzo fa e si costituiranno parte civile all’udienza preliminare fissata per il prossimo 6 ottobre. La Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio del medico e sarà il giudice Daniela Vecchiarelli a decidere sull’accettazione di tale richiesta.
Durante le prime fasi delle indagini, i carabinieri del Nas e la Polizia di Stato hanno acquisito la documentazione sanitaria e amministrativa presso la clinica di Villa del Sole, su ordine della Procura. La direzione sanitaria della struttura ha collaborato e ha consegnato tutti i documenti richiesti. Inoltre, ha esibito le regolari autorizzazioni sanitarie rilasciate dall’Asl e altri documenti relativi all’attività dell’azienda sanitaria, che sono attualmente oggetto di studio da parte degli inquirenti.
L’udienza preliminare sarà un momento importante per le famiglie delle vittime, che sperano di ottenere giustizia per i loro cari. Sarà fondamentale che la verità emerga durante il processo e che vengano accertate eventuali responsabilità da parte del medico chirurgo Stefano Cristiano.