In questi giorni si sta verificando il cambio ai vertici della casa circondariale “Antimo Graziano” di Avellino. Su decisione del direttore generale dell’Amministrazione penitenziaria, Massimo Parisi, è stata nominata la dirigente Rita Romano, già direttore del carcere di Salerno, che prende il posto di Maria Concetta Felaco. Anche il comando del reparto di Polizia Penitenziaria è stato cambiato: a guidare gli agenti del carcere avellinese sarà Stefania Cucciniello, primo dirigente del Corpo, già comandante nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

In questi giorni, si è parlato molto delle fughe di detenuti dalle carceri italiane. Un detenuto albanese a Teramo ha tagliato le sbarre della finestra della sua cella e si è calato con una corda, ripetendo una scena di un film di Totò. Questo episodio ha fatto riflettere sulle condizioni delle carceri italiane. Il segretario generale del sindacato Spp, Aldo Di Giacomo, ha dichiarato che senza adeguati mezzi di vigilanza e con organici ridotti, le fughe dalle carceri diventano semplici e uno spettacolo indecoroso. Inoltre, c’è il sospetto che il detenuto sia stato fornito degli strumenti per evadere tramite un drone, mettendo in evidenza lo squilibrio tra i mezzi tecnologici a disposizione della criminalità organizzata e quelli del personale penitenziario.

Non solo fughe, ma anche aggressioni nei confronti del personale penitenziario sono avvenute in diverse carceri italiane. In un periodo di soli 48 ore, ci sono state aggressioni a Catania, Campobasso e Taranto. Queste situazioni aggravano un’emer genza che l’Amministrazione Penitenziaria, il Governo e il Parlamento sembrano ancora non riuscire a vedere. Senza dimenticare il tragico episodio avvenuto nel carcere di Avellino, dove un detenuto ha ferito un altro recluso con un coltello, durante un’aggressione a un agente. Nel frattempo, il personale penitenziario mette a rischio quotidianamente la propria vita, come nel caso del collega Carmine De Rosa, che rimane in coma farmacologico in un ospedale di Milano.

È ora che la politica si faccia sentire e prenda provvedimenti per risolvere questa situazione. I cambiamenti nei vertici della casa circondariale di Avellino sono un primo passo per migliorare la gestione del carcere. Ora spetta alla nuova direttrice e al comando del reparto di Polizia Penitenziaria dimostrare competenza ed efficienza nel garantire la sicurezza e il controllo all’interno della struttura. La situazione delle carceri italiane richiede attenzione e interventi concreti da parte delle istituzioni competenti, al fine di garantire la sicurezza di tutti gli operatori e prevenire fughe e violenze.

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