Processo clan Graziano: nuova udienza nel Tribunale di Avellino
Oggi si è svolta un’altra udienza nel processo del clan Graziano presso il Tribunale di Avellino. Gli imputati Fiore e Salvatore Graziano, Antonio Mazzocchi e Domenico Ludovico Rega sono accusati di associazione a delinquere di stampo camorristico. Durante l’udienza è stato ascoltato un nuovo testimone della polizia giudiziaria citato dal Pubblico Ministero.
Si tratta di un luogotenente dei carabinieri che ha ricostruito con attenzione l’attività con cui il sodalizio criminale cercava di imporre il controllo del territorio attraverso il racket. Tutto è iniziato con l’omicidio di Giulio Maffettone, affiliato di 58 anni del boss Biagio Cava, che è stato vittima di un agguato di camorra la sera del 6 marzo 2016. Maffettone è morto due giorni dopo al Policlinico di Napoli a causa delle gravi ferite. Dopo questo evento, i carabinieri hanno intensificato le indagini sul clan Cava e sulle lacune di potere all’interno dell’organizzazione criminale. Questa mancanza di leadership ha attirato l’interesse del clan Graziano e dei quattro principali imputati nel processo.
La prima ipotesi investigativa dei carabinieri è nata dalle intercettazioni. Nel 2016, dopo l’omicidio di Maffettone, è emersa una strana vicinanza tra i Vitale e i Graziano, che ha rivelato un nuovo scenario criminale nella zona di Vallo di Lauro. Il carabiniere ha descritto il contenuto di alcune intercettazioni riguardanti l’aggressione subita da Patrizio Donnarumma da parte di Graziano Fiore. Dalle indagini è emersa la presenza di litigi in corso in quel periodo, confermando quanto realmente accaduto.
In seguito, c’è stato anche un attentato all’auto di Donnarumma. L’esplosione di una bomba carta ha distrutto l’auto dell’imprenditore a Bosagro nel comune di Quindici la sera del 21 giugno 2018. Questi avvenimenti hanno portato Donnarumma a dichiarare di non essere più intenzionato a fare da ambasciatore della famiglia Graziano.
Durante l’udienza odierna, l’avvocato Raffaele Bizzarro, difensore di Graziano Fiore e Graziano Salvatore, ha sottoposto il carabiniere a un controesame approfondendo le relazioni degli imputati e determinati elementi propri dell’accusa di associazione a delinquere. Successivamente, si è discusso di Antonio Mazzocchi, difeso dall’avvocato Sabato Graziano, e delle sue relazioni con gli altri imputati.
Infine, l’imputato Graziano Salvatore ha rilasciato dichiarazioni spontanee riguardo all’auto di Vitale che è passata vicino alla sua abitazione. Ha anche precisato la natura dei suoi spostamenti, affermando che usciva per raccogliere funghi e portare a spasso il cane, non per incontrare altre persone coinvolte nell’indagine.
La prossima udienza è prevista per il 20 febbraio 2024.