La manifestazione del Sappe
Avellino. “Nel pomeriggio di ieri – denuncia Tiziana Guacci, segretario regionale del Sappe per la Campania – il detenuto maghrebino che sabato scorso, armato di un coltello, aveva aggredito un altro detenuto, ha dato fuoco alla propria cella”.
Il personale di Polizia Penitenziaria è intervenuto subito per spegnere l’incendio e portare fuori dalla cella il detenuto, che nel frattempo ha cercato di reagire minacciando gli agenti con una lametta. Alla fine cinque agenti sono rimasti intossicati dalle inalazioni del fumo provocato e sono stati trasportati al vicino ospedale per le cure necessarie: un assistente è ricoverato presso il nosocomio per difficoltà respiratorie, altri due hanno avuto una prognosi di 7 giorni e due di 5 giorni”.
Guacci evidenzia che “il detenuto in questione era stato trasferito dal carcere di Salerno, dove aveva già posto in essere eventi critici: continuano, dunque, le movimentazioni dei detenuti facinorosi tra le carceri campane. Da troppo tempo il Sappe denuncia il mancato trasferimento fuori regione dei detenuti riottosi alle regole penitenziarie. Nonostante tali denunce riscontriamo ancora la totale assenza di risposte concrete”.
Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, annuncia che lunedì mattina 2 ottobre visiterà il carcere di Ariano Irpino e, successivamente, la Casa circondariale di Avellino. Saranno visite di solidarietà “per esprimere vicinanza alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria che lavorano in carcere, anche alla luce dei recenti gravi eventi critici accaduti nei penitenziari irpini ma anche un’occasione, l’ennesima, per denunciare il chiaro malessere che si vive nelle carceri della Campania”