“Non ce la faccio più, adesso basta”. Queste sono state le parole di Nina e Maria, due bambine di 10 e 12 anni, vittime di violenze sessuali da parte di un branco di nove ragazzi a Caivano. Il giudice ha definito questi ragazzi “brutali e senza pietà”. È stata un’estate intera di orrore per queste due piccole vittime, trattate come oggetti da parte di stupratori seriali. Il caso ha suscitato grande indignazione e ha portato la premier Meloni ad affrontare il problema dell’hinterland malato. Le indagini hanno svelato l’inferno che queste bambine hanno vissuto, una testimonianza di come l’infanzia possa essere distrutta da individui senza scrupoli. È importante dare voce a queste vittime e combattere per la giustizia. Non possiamo più permettere che simili tragedie accadano. Bisogna agire e proteggere i più deboli. Solo così potremo salvaguardare l’innocenza e l’integrità dei nostri bambini.