Il caso delle minacce al medico Luciano Mutti, primario del reparto di Oncologia dell’ospedale dell’Aquila, che ha assistito il boss Matteo Messina Denaro, ha suscitato grande scalpore nell’opinione pubblica italiana. Ma ciò che rende questa vicenda ancora più sorprendente è il coinvolgimento di un giovane fan del famoso cantante neomelodico napoletano Nino D’Angelo, il cui nome è stato utilizzato come pseudonimo per lanciare minacce molto gravi. Il direttore dell’Oncologia è stato contattato tramite il suo profilo Messenger da un profilo chiamato “Micael D’Angelo”, che ha inviato tre messaggi, uno dei quali particolarmente inquietante. In quest’ultimo, il mittente “invitava” il medico a fornire le migliori cure a Messina Denaro, minacciando che altrimenti avrebbe subito le stesse sorti di Falcone e Borsellino, ovvero un attentato.
Il medico ha prontamente segnalato queste minacce alle autorità e l’indagine è stata avviata, con l’iscrizione sul registro degli indagati per minacce. La Procura Distrettuale Antimafia dell’Aquila si è assunta la responsabilità delle indagini, considerando la gravità della situazione. Durante le indagini è stato identificato il presunto autore delle minacce, un giovane di 20 anni originario della provincia di Salerno. Il giovane è stato trovato a Torino, ospite di un amico estraneo alle accuse mosse dalla Dda aquilana. Gli investigatori hanno sequestrato il suo cellulare per ulteriori analisi. Al momento non ci sono prove che il giovane sia affiliato al mondo mafioso, ma non è escluso che, col passare del tempo, le minacce possano essere considerate come reato di natura mafiosa, considerando le implicazioni delle minacce e le parole utilizzate nel messaggio. Inoltre, durante le indagini è emerso che il giovane indagato era un appassionato del cantante napoletano Gaetano D’Angelo, noto come Nino D’Angelo, con cui si firmava.