Il processo per il duplice omicidio avvenuto il 31 ottobre 2003 a Santa Maria Capua Vetere continua e sono emerse nuove testimonianze. Francesco Caterino, fratello di una delle vittime, ha dichiarato di conoscere Corrado De Luca da sempre e di non credere che lui abbia avuto qualcosa a che fare con l’omicidio. Caterino ha affermato che i loro rapporti sono sempre stati buoni, anche dopo la morte di Sebastiano.
Nel processo sono coinvolti anche la famiglia Moronese, accusata di aver fornito la propria abitazione per compiere l’omicidio, e Corrado De Luca, luogotenente del boss Antonio Iovine, accusato di concorso esterno in omicidio. Sebastiano Caterino, fratello di Francesco, è stato sentito come testimone della difesa di De Luca e ha confermato i buoni rapporti con l’imputato, escludendo la sua coinvolgimento nell’omicidio.
Secondo quanto ricostruito dalla Dda, Sebastiano Caterino e suo nipote Umberto De Falco sono stati crivellati di colpi di arma da fuoco mentre si trovavano a bordo di una Volkswagen Golf GTI. L’ordine di condanna a morte sarebbe arrivato dalla cupola casalese, composta da Antonio Iovine, Michele Zagaria, Giuseppe Caterino e Francesco Schiavone alias Cicciariello, insieme ad altri complici.
Il processo continuerà nel mese di novembre con la ricognizione degli atti processuali e le discussioni dei legali. Gli avvocati Paolo Raimondo, Giuseppe Stellato e Domenico Della Gatta difendono gli imputati, mentre Giuseppe Conte, Carlo Iorio, Mauro Iodice e Luigi Trocciola rappresentano le parti civili costituite.
Questa nuova testimonianza potrebbe influire sull’esito del processo, mettendo in discussione il coinvolgimento di Corrado De Luca nell’omicidio. Sarà compito dei giudici valutare tutte le prove e le testimonianze presentate per arrivare a una sentenza finale.