Telefoni cellulari e computer al centro dell’inchiesta sull’omicidio di Maria Rosa Troisi. La Procura ha ordinato una nuova perizia per analizzare i dispositivi informatici sequestrati, al fine di cercare eventuali prove utili alla ricostruzione del delitto. Secondo la Procura, nei computer e nei telefoni della coppia, così come nei registratori nascosti dall’indagato per spiare la moglie, potrebbero essere presenti dettagli fondamentali per comprendere le dinamiche del crimine. L’omicidio di Maria Rosa Troisi è stato l’atto finale di un lungo periodo di crisi coniugale, iniziato a maggio del 2023 a causa dei crescenti sospetti di tradimento da parte dell’indagato. Proprio pochi giorni prima della tragedia, durante una vacanza a Disneyland, la vittima avrebbe confessato al marito di avere un altro uomo. Nel frattempo, presso la Cittadella giudiziaria, si svolgeranno le operazioni peritali alla presenza dei legali delle parti coinvolte. Nel frattempo, a Solofra, sarà allestita la camera ardente per Maria Rosa Troisi, originaria di quel luogo e trasferitasi a Battipaglia dopo il matrimonio. I figli della donna non parteciperanno ai funerali, ma si recheranno in chiesa per l’ultimo saluto. I bambini, una femmina e un maschio di 11 e 6 anni, sono momentaneamente affidati ai nonni paterni, ma il servizio sociale è molto attento al loro benessere, considerando che hanno perso entrambi i genitori. Attualmente, i bambini frequentano la scuola a distanza per precauzione, al fine di evitare che possano venire a conoscenza della verità da compagni di classe. L’avvocato dei bambini ha fatto richiesta per recuperare il materiale didattico ancora presente nella villetta posta sotto sequestro.