“Stupro di gruppo a Salerno: i messaggi tra la vittima e l’amica rappresentano una confessione stragiudiziale”

Nel settembre dello scorso anno, una giovane di 19 anni di Salerno è stata vittima di uno stupro di gruppo. Un giorno dopo l’incidente, ha scambiato dei messaggi con un’amica, che ora si trova sotto accusa insieme al fidanzato. Secondo l’avvocato di parte civile Claudia Pecoraro, questi messaggi rappresentano una sorta di confessione “stragiudiziale” che non può essere ignorata dai giudici. I messaggi, insieme a una telefonata registrata dalla vittima, sembrano corroborare le pesanti accuse della Procura contro i due fidanzati. In questi messaggi, l’imputata afferma prima di non ricordare nulla, ma poi ammette l’errore. La vittima chiede più volte all’amica di darle l’indirizzo del fidanzato, ma quest’ultima implora di tacere sulla vicenda. Secondo le accuse della Procura, la violenza sarebbe avvenuta a casa della 22enne, dove i due fidanzati avrebbero condotto la vittima dopo una serata trascorsa in discoteca. Durante l’atto, la 22enne avrebbe guardato indifferente e dato il suo consenso alle richieste sessuali del fidanzato nei confronti della vittima, che a causa dell’alcol non era perfettamente lucida. Non si sarebbero fermati neppure quando la vittima li ha implorati di lasciarla andare perché non stava bene ed era in preda ad un attacco di panico. La vittima ha dichiarato di aver implorato aiuto all’amica, ma questa l’ha guardata indifferentemente. La discussione in tribunale si è aperta alla luce di questi messaggi, che rappresentano il cuore della questione e che il legale del centro antiviolenza “Leucosia” di via Patella ritiene non possano essere ignorati dai giudici.

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