Un tragico femminicidio ha scosso la città di Battipaglia, lasciando tutti sconvolti e con tante domande senza risposta. L’omicidio di Maria Rosa Troisi, avvenuto il 20 settembre scorso, ha portato gli inquirenti a chiedersi se la vittima fosse incinta.

Le prime informazioni relative all’autopsia eseguita dal dottor Luigi Mastrangelo hanno fatto emergere dei sospetti riguardo a una possibile gravidanza in corso. Le condizioni anomale della parete uterina, simili a quelle che si riscontrano nelle donne incinte, hanno sollevato dubbi sullo stato di Maria Rosa Troisi.

Per avere una conferma definitiva, è stato inviato un campione al laboratorio per ulteriori esami istologici. Questi esami potrebbero fornire risposte importanti e potrebbero influenzare il corso delle indagini su Marco Aiello, il marito della vittima, che ha confessato l’omicidio.

Secondo le prime ricostruzioni, Marco Aiello avrebbe inflitto tre coltellate alla moglie, una delle quali fatale. L’arma del delitto era un coltellaccio per la carne, lungo 20 centimetri. Gli inquirenti stanno cercando di capire se la gravidanza avrebbe potuto essere un possibile movente per l’omicidio.

La comunità di Battipaglia è ancora sotto shock per questa terribile tragedia. La violenza sulle donne è un problema grave e diffuso che deve essere affrontato e contrastato con determinazione. È fondamentale che la giustizia faccia il suo corso e che venga fatta luce su questa vicenda, in modo da garantire giustizia per Maria Rosa Troisi e per tutte le donne vittime di violenza di genere.

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