L’atteggiamento di chiusura ingiustificata da parte del Comune di Benevento nei confronti delle richieste di dialogo e informazioni da parte dei cittadini continua ad essere motivo di preoccupazione. Il presidente del Comitato di Quartiere Centro storico, Avv. Luigi Marino, ha espresso la sua delusione riguardo alla mancanza di risposte esaustive da parte dell’amministrazione comunale alle richieste avanzate.

Il Comitato di Quartiere aveva chiesto chiarimenti riguardo alla situazione degli esercizi commerciali che non risultano in regola con il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico e con le prescrizioni igieniche stabilite dal Comune. In caso di irregolarità, si era richiesto se il Comune avesse intrapreso azioni per il recupero delle somme dovute e la revoca delle concessioni di occupazione, oltre che per l’adeguamento dei servizi igienici alle norme vigenti. Si era inoltre chiesto se ci fossero ordinanze per la rimozione di arredi urbani non conformi al regolamento e, in caso affermativo, quali azioni fossero state intraprese per eliminarli. Infine, si era richiesto con quale frequenza venissero effettuati i controlli sul rispetto delle prescrizioni del Comune.

La risposta del Comune è stata evasiva e poco soddisfacente. L’amministrazione ha sostenuto che la maggior parte delle autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico non è stata rilasciata secondo il regolamento comunale vigente, ma in deroga ad esso. Inoltre, ha affermato di inviare periodicamente elenchi dettagliati delle autorizzazioni in vigore all’ufficio tributi e al comando di polizia municipale per i controlli sul territorio. Il Comune ha inoltre sostenuto che la richiesta del Comitato, formulata in maniera generica, non può essere accolta in base alla legge che regola l’accesso agli atti amministrativi.

Il Comitato di Quartiere ha replicato, sottolineando che la richiesta era stata formulata secondo la FOIA (Freedom of Information Act), che consente l’accesso agli atti amministrativi con finalità di controllo diffuso sull’operato delle amministrazioni e di promozione della partecipazione dei cittadini alla vita politico-amministrativa. Inoltre, ha chiesto al Comune di fornire dati numerici precisi riguardo alla cosiddetta “stragrande maggioranza” delle autorizzazioni in deroga e di chiarire se queste concessioni siano a titolo oneroso e se vi siano casi di morosità.

Nonostante le richieste del Comitato di Quartiere e il passare di quasi 30 giorni dalla prima nota inviata al Comune, non è stata fornita alcuna documentazione o risposta alle richieste avanzate. Il Comitato si chiede perché il Comune continui a negare l’esistenza della FOIA e perché le richieste precise non vengano evase. Si chiede inoltre perché il Comune non spieghi ai cittadini il motivo del suo diniego.

Tuttavia, il Comitato di Quartiere ha appreso dalla stampa che il Sindaco ha manifestato pubblicamente la sua disapprovazione per lo stato della buffer zone dopo la visita del Ministro. Questa presa di coscienza da parte del Sindaco riempie di speranza il Comitato, che confida nel fatto che il Sindaco darà disposizioni ai dirigenti comunali di rendere pubbliche le informazioni richieste e di intraprendere azioni per ripristinare la legalità e il decoro nel Quartiere.

Il Comitato si aspetta che il Sindaco utilizzi i poteri amministrativi a sua disposizione per recuperare eventuali somme dovute per l’occupazione del suolo pubblico, rimuovere arredi non conformi e mettere in esecuzione le ordinanze di rimozione. Si auspica inoltre che il Sindaco si rivolga con la stessa determinazione ai trasgressori delle ordinanze comunali, come ha fatto con il Comitato di Quartiere.

In conclusione, il Comitato di Quartiere Centro Storico di Benevento, rappresentato dal suo presidente Avv. Luigi Marino, invita il Sindaco a rispondere alle richieste del Comitato e a rendere pubbliche le informazioni richieste. Si auspica che il Sindaco intraprenda azioni concrete per ripristinare la legalità e il decoro nel Quartiere, senza dover ricorrere a comunicati stampa o azioni legali contro il Comitato. Infine, si sottolinea che se un Comitato di Quartiere che lotta per il rispetto delle norme viene trattato in maniera poco adeguata, cosa dovranno aspettarsi i trasgressori delle ordinanze comunali?

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