I grampi tornano nel mare di Ischia, precisamente nell’area marina protetta Regno di Nettuno. L’avvistamento è avvenuto al largo di Forio ed è stato documentato da un video realizzato a bordo del veliero Jean Gab dell’associazione Oceanomare Delphis. Un branco di 22 grampi, una specie di cetacei che nel 2021 è stata definita “in pericolo” dall’IUCN, è stato avvistato al largo di Punta Imperatore, nella zona pelagica dell’area marina protetta che è stata istituita proprio per proteggere i mammiferi marini. Questa specie di delfini, che ha il corpo ricoperto di graffi bianchi negli adulti a causa delle loro interazioni sociali e una fronte singolarmente bombata, era assente dal 2020.
Alcuni degli esemplari ripresi erano già noti al database di Oceanomare Delphis, che monitora i cetacei nel golfo di Napoli, grazie anche a un avanzato sistema di idrofoni marini in grado di captare i loro suoni. Si tratta quindi di grampi già conosciuti, ai quali i ricercatori avevano assegnato nomi legati alla storia dell’arte. “Raccolti intorno a Masaccio, la femmina più anziana del gruppo monitorata da 19 anni dalla nostra associazione, nuotavano Pollock e il suo nuovo nato, Vasari e famiglia, e Tamara, anche lei femmina associata ad un piccolo”, racconta la cetologa Barbara Mussi, presidente di Oceanomare Delphis.
“La quarta mamma grampo è Gaudì, figlia di Vasari nata intorno al 2014, ha raggiunto la maturità sessuale ed ha partorito, notizia più che positiva per noi”, aggiunge. Nel gruppo, ripreso dal videomaker Domenico Bizzarro, c’è un’importante presenza di giovani piccoli, cinque in tutto, accompagnati da 17 adulti, di cui 8 femmine. Tra i grampi è stato foto-identificato un nuovo individuo che è stato chiamato Jorit, in onore dell’artista napoletano.
“Un avvistamento significativo”, sottolinea il direttore dell’area marina protetta Regno di Nettuno Antonino Miccio, “che conferma l’importanza di quest’area per i cetacei e ci spinge a continuare a impegnarci nella tutela e nello studio di questi splendidi animali. Proprio nelle prossime settimane partirà la campagna invernale di monitoraggio di Oceanomare Delphis, che sosteniamo insieme all’area marina protetta di Ventotene, convinti che raccontare questo patrimonio di biodiversità aiuti sempre di più a preservarlo”.
Nel golfo di Napoli sono presenti sette specie di cetacei che vengono censite regolarmente dai ricercatori di Oceanomare Delphis. Questa associazione, attiva dal 1991, ha sviluppato nel corso degli anni un significativo database degli individui, certificando anche alcuni capodogli, a cominciare da Brunone, un abitué del mare di Ischia che dimostra una fedeltà al sito, in particolar modo al canyon di Cuma, una profonda valle sottomarina tra le isole di Ischia e Ventotene.
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