La diciassettenne che lo scorso novembre ha ucciso la nonna con 8 coltellate a Paestum, ha ottenuto la revoca della misura cautelare. Ora potrà essere sottoposta alla messa alla prova per un periodo di tre anni, durante il quale dovrà dimostrare di essersi redenta. Questo istituto, che viene utilizzato solo in pochi casi, non richiede la confessione del reato, ma piuttosto una chiara valutazione della volontà di cambiare e di riscattarsi, oltre a una serie di elementi positivi che dimostrino il cambiamento della minorenne imputata. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’intervento della procura per i minorenni di Salerno e del suo difensore, l’avvocato Antonello Di Natale.
La vicenda ha avuto un’ampia copertura mediatica a livello nazionale. La sera del sette novembre dello scorso anno, tra le 19 e le 19.30, è avvenuto l’irreparabile. Ermenegilda Candreva, 76 anni, è stata uccisa a coltellate nella strada dedicata alla Movida, al civico 58 di via Tavernelle. L’omicidio è stato commesso dalla nipote sedicenne, che è stata accusata di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dal rapporto di parentela con la vittima.
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