La Procura di Napoli Nord ha deciso di fare luce sull’omicidio di Paolo Menditto, avvenuto nel suo appartamento ad Aversa. Il sostituto procuratore Marco Lojodice ha incaricato l’ingegnere Giuseppe Molinaro di analizzare il telefono cellulare di Paolo Scarano, il responsabile confessato dell’omicidio. La Procura sta esaminando i messaggi e le chiamate effettuate dall’assassino prima e dopo il crimine, non escludendo un coinvolgimento di terze persone. È stata anche interrogata una donna, ritenuta contesa da Menditto e Scarano, che potrebbe essere stata la causa del delitto. Secondo gli investigatori, l’omicidio è avvenuto intorno alle 3 di notte, quando Scarano si è diretto all’appartamento armato di coltello per allontanare il suo rivale. Dopo una discussione animata, Scarano ha estratto il coltello e ha colpito Menditto numerose volte, fermandosi solo quando la vittima gli ha detto che non valeva la pena uccidere per una donna. Il giorno successivo, Scarano ha confessato il suo gesto ai familiari e ha cercato di convincerlo a costituirsi. Nel frattempo, la sorella della vittima ha allertato le autorità, che hanno trovato il corpo di Menditto nell’appartamento, martoriato da 19 coltellate. L’arma del delitto non è stata ancora trovata. Le indagini hanno permesso di individuare Scarano e di ricostruire la storia sentimentale che ha portato all’omicidio. L’indagato è stato rintracciato presso la stazione ferroviaria di Aversa mentre cercava di fuggire all’estero. Ha confermato il movente dell’omicidio e ora è assistito dagli avvocati Giuseppe Cipullo e Natalina Mastellone. I familiari della vittima sono assistiti dall’avvocato Mario Griffo.

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