Le immagini di una tenda situata su un’aiuola del Lungomare di Salerno hanno fatto il giro del web. In quella tenda, una donna di 60 anni e suo figlio di 30 anni hanno vissuto per tre mesi, entrambi senza casa e alla disperata ricerca di aiuto. Il Comune di Salerno è intervenuto e ieri mattina ha trasferito la donna, che ha problemi di salute, e il giovane in una struttura di accoglienza nel territorio comunale. I due, originari di Cava de ‘Tirreni, sono caduti in una condizione di estrema povertà dopo la morte del marito della donna in un incidente stradale avvenuto a Molina di Vietri nel 2022. Non potendo essere ospitati a Cava da alcuni parenti, madre e figlio hanno scelto il Lungomare di Salerno per accamparsi. Una storia che è diventata di cronaca quando, dopo la festività di San Matteo, il famoso influencer salernitano Piero Armenti ha lanciato un allarme sul degrado del Lungomare Trieste attraverso un video diventato virale.
In quei pochi minuti di filmato sui social, Armenti ha denunciato il presunto degrado del Lungomare Trieste, con panchine rotte e arredi in condizioni precarie. In quei brevi video di denuncia è apparsa anche la tenda in cui viveva la coppia di madre e figlio di Cava de ‘Tirreni. In quella tenda, che rappresentava una vergogna per il decoro urbano della passeggiata di via Trieste, si celava una storia di grande difficoltà e disagio familiare. Una madre con problemi di salute e un figlio non più giovane costretti a vivere su un’aiuola dopo la perdita del punto di riferimento, il padre e marito deceduto in un incidente stradale un anno fa. Ieri la felice conclusione. Gli agenti della Polizia municipale, sotto il comando del comandante Rosario Battipaglia, in sinergia con l’assessorato alle politiche sociali, guidato da Paola De Roberto, hanno sgomberato la tenda e trasferito la madre e il figlio senza dimora in una struttura di accoglienza nel capoluogo, in collaborazione anche con l’amministrazione comunale di Cava de ‘Tirreni. “Abbiamo offerto il sostegno adeguato e abbiamo provveduto a sistemare i due senza dimora in una struttura accogliente”, dichiara il comandante della polizia municipale, Battipaglia. “Inoltre, abbiamo ripristinato le condizioni di decoro urbano”. Madre e figlio costretti a vivere nella città invisibile per tre mesi. È bastato un video di denuncia dopo San Matteo per mettere i riflettori sulla loro situazione, attivando la macchina amministrativa. “Che degrado il lungomare di Salerno”: così iniziava il video di Armenti. Il video ha fatto il giro dei social suscitando i commenti amari e increduli di molti salernitani.