Due giovani napoletani sono stati arrestati dalla Polizia di Stato di Viterbo per aver truffato una coppia di anziani coniugi, sottraendo loro 15.000 euro. I due ragazzi, di 18 e 17 anni, sono stati fermati in flagranza di reato dalla Squadra Mobile della Questura di Viterbo.
Gli agenti avevano predisposto un servizio preventivo dopo aver ricevuto informazioni riguardo a possibili truffe ai danni di anziani nell’area di Acquapendente. Durante il controllo, hanno notato un’auto sospetta in una zona isolata del paese. Hanno quindi fermato il veicolo per un controllo, ma il passeggero, il 17enne, ha provato a gettare un borsellino fuori dal finestrino.
I poliziotti sono riusciti a recuperare il borsellino, che conteneva la somma di 15.000 euro. Nel frattempo, un’altra unità di polizia è stata informata che poco distante si era verificata una truffa ai danni di una coppia di anziani. La vittima, una donna di 86 anni, era stata ingannata da una telefonata di un individuo che si era presentato come Maresciallo dei Carabinieri.
L’uomo aveva convinto la donna che suo figlio avesse provocato un incidente stradale coinvolgendo una donna e un bambino. Fingendo che il bambino fosse gravemente ferito, il truffatore aveva persuaso l’anziana a consegnare tutti i suoi risparmi a un complice che sarebbe passato a ritirarli per evitare denunce al figlio.
L’altro complice, l’18enne, si era presentato a casa della vittima poco dopo la telefonata e, dopo aver ricevuto i soldi, era fuggito in auto insieme al 17enne. Entrambi i giovani truffatori sono stati condotti presso gli Uffici della Squadra Mobile della Questura di Viterbo. Il maggiorenne è stato arrestato per truffa e consegnato alla Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Viterbo, mentre il minorenne è stato affidato alla madre con la misura dell’accompagnamento.
Nella mattinata di ieri, presso il Tribunale di Viterbo, si è svolta l’udienza per la convalida dell’arresto del maggiorenne, che ha ricevuto l’obbligo di dimora nel suo comune di residenza come misura cautelare.
La truffa del “finto incidente” è un metodo molto diffuso per truffare persone anziane o vulnerabili. Il truffatore si presenta come un agente di polizia, un carabiniere o un medico e convince la vittima a consegnare denaro per pagare spese mediche o legali. È importante non aprire la porta a persone sconosciute, chiedere l’identificazione e chiamare il numero di emergenza se qualcuno si presenta come agente di polizia o medico. In caso di sospetto di truffa, è fondamentale denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine.
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