Gli eccessi nel centro storico e allo stadio sono oggetto di perseguimento da parte delle istituzioni. Ieri la Questura ha reso noto il bilancio delle misure adottate dall’inizio dell’anno. Questo bilancio arriva all’inizio di un campionato di calcio in cui la squadra giallorossa dovrà affrontare alcune tifoserie “problematiche” per l’ordine pubblico, come dimostrato dagli recenti eventi a Caserta. Non a caso, sono già in corso indagini per possibili Daspo (Divieto di Accesso alle Manifestazioni Sportive) per i tifosi delle squadre ospiti che hanno avuto comportamenti inappropriati presso il “Vigorito”. Inoltre, durante un’estate prolungata, si continua a discutere sul modo migliore per gestire la movida. La Divisione Anticrimine della Questura, diretta dal primo dirigente Giuseppe De Paola, ha adottato 32 misure di interdizione per contrastare le diverse forme di pericolosità sociale in zone considerate meritevoli di particolare tutela. Sono stati emessi 15 Daspo dal questore per episodi di violenza legati a manifestazioni sportive, con l’applicazione del divieto di accesso ai luoghi interessati dagli eventi sportivi e l’obbligo di presentarsi presso gli uffici di polizia.

Questo è il caso dei 5 Daspo emessi per coloro che sono stati identificati come autori dell’assalto all’autobus del Benevento Calcio. Sono state adottate misure simili (17, considerando solo quelle relative al 2023) per la tutela della cosiddetta “sicurezza urbana”, in applicazione di un decreto legge del 2017. “Per proteggere il decoro, la vivibilità, la fruibilità e la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane, il legislatore ha introdotto un sistema sinergico di sicurezza integrata in cui concorrono i vari organi istituzionali interessati”, ricorda il questore Edgardo Giobbi, che dal suo insediamento ha posto l’attenzione della polizia su tutti quei comportamenti che, se sottovalutati, possono portare a situazioni di emergenza con conseguenze talvolta tragiche. Le disposizioni per la tutela della sicurezza e del decoro urbano prevedono un primo intervento da parte dei comuni attraverso l’operato dei sindaci. In città sono stati approvati appositi regolamenti con l’individuazione delle zone di intervento e l’applicazione di sanzioni amministrative e ordini di allontanamento in caso di violazioni. Se ci sono ripetizioni delle condotte sanzionate e di pericolo, il questore può disporre, con un provvedimento motivato, il divieto di accesso a una o più aree urbane individuate nel regolamento comunale. Ed il questore Giobbi, in applicazione di questa normativa, ha adottato 8 Divieti di Accesso a Cittadini Urbani (Dacur) per i parcheggiatori abusivi e 9 per episodi di “movida violenta”.

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