Una notte di azione lungo la strada Fondovalle Isclero ha portato all’arresto di due persone, mentre un terzo individuo è riuscito a fuggire. L’incidente ha coinvolto una Fiat Punto proveniente da Caserta che ha speronato un’auto della polizia, ribaltandosi durante un inseguimento. Questo evento ha portato a un arresto e a denunce, rivelando una situazione complessa di reati.

Tutto è cominciato quando una pattuglia della stazione di polizia di Telese Terme ha intimato l’alt a una Fiat Punto lungo la strada Fondovalle Isclero. Invece di fermarsi, il conducente della Punto ha accelerato, dando inizio a un inseguimento in direzione Caianello. Durante la fuga, la Punto ha urtato l’auto della polizia e si è ribaltata vicino all’uscita di Puglianello. Questo incidente ha costretto i tre occupanti a rompere un vetro per uscire dall’abitacolo nella speranza di scappare.

Durante la fuga e dopo l’incidente, due dei tre occupanti, un uomo di 54 anni residente a Santa Maria Capua Vetere e una minore di nazionalità bulgara, sono stati fermati dalle autorità. Tuttavia, anziché cooperare, hanno attaccato fisicamente due agenti, causando loro una prognosi di 5 giorni. Dopo una lotta, sono stati infine neutralizzati e arrestati.

L’uomo di 54 anni è stato portato in carcere e denunciato per ricettazione, in quanto la Fiat Punto era stata rubata a Santa Maria Capua Vetere, oltre che per il possesso di strumenti atti allo scasso, come un piede di porco e una mazza da baseball in legno trovati nella macchina. La minore, che ha rifiutato di fornire le proprie generalità, è stata affidata ai servizi sociali.

La mattina successiva, il 54enne è comparso davanti al giudice Fallarino, che ha convalidato l’arresto. L’uomo è stato difeso dall’avvocato Michele Rillo, il quale ha sostenuto che i tre stavano andando a mangiare una pizza e che era il conducente della Punto a decidere di recarsi nella provincia di Benevento per fare un giro. Inoltre, ha sottolineato che il conducente aveva invitato la polizia a fermarsi quando li aveva visti. Il giudice ha stabilito il regime degli arresti domiciliari per l’indagato e ha fissato il prosieguo del processo per il 24 novembre.

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