Un fine settimana caotico per i pronto soccorso di Napoli. I principali ospedali della Asl Napoli 1, come il Cardarelli e il Cto, sono stati completamente pieni, con anche tutti i posti letto occupati. Durante la giornata di ieri, le chiamate al 118 sono state limitate al San Paolo, al Pellegrini, al Betania e al Fatebenefratelli. Questi ultimi due ospedali sono rispettivamente di I livello e attrezzati per rispondere alle emergenze di base.

Nella tarda mattinata di ieri, il pronto soccorso di via Manzoni ha dovuto affrontare contemporaneamente due casi di codice giallo. Tra questi c’era un paziente di Barra, colpito da una sincope cardiovascolare, classificato inizialmente come codice rosso e poi riclassificato in giallo. Questo paziente ha dovuto aspettare un’ora e mezza prima di essere trattato. L’ambulanza di Ponticelli è stata allertata alle 13:26 e ha portato il paziente al Fatebenefratelli alle 14:21. Tuttavia, il personale del pronto soccorso ha fatto aspettare l’ambulanza nonostante ci fossero barelle libere nelle sale visita. Il paziente e il team dell’ambulanza hanno quindi atteso un’ora e mezza nonostante l’ospedale fosse semideserto. Questo a causa della presenza di un solo medico di guardia che doveva affrontare un altro caso di codice giallo e alcune chiamate dai reparti interni.

Anche il pronto soccorso del San Paolo ha registrato un aumento dei casi negli ultimi giorni, con un aumento del 30% rispetto al mese precedente. Alcuni pazienti con Covid positivo sono stati dimessi dopo 48 ore di monitoraggio e idratazione. Al Pellegrini, invece, si sono registrati accessi superiori alla media da più di una settimana, con punte di 230-240 malati al giorno. Questi casi sono da attribuire all’aumento dei malati stagionali, delle infezioni respiratorie da Covid nei pazienti fragili, degli incidenti e degli eventi cardiovascolari.

Tutto ciò sta mettendo a dura prova la rete dell’emergenza, che continua a operare senza strutture come il San Giovanni Bosco e il Loreto, che hanno limitato la loro attività a causa della mancanza di personale. La situazione è quindi molto critica e richiede interventi immediati per garantire una risposta adeguata alle emergenze.

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