L’arresto del presunto assassino di Luigi Mocerino rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata nella provincia di Napoli. Salvatore Puzio, affiliato al gruppo malavitoso del “Gelsomino”, è stato catturato dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli.

Secondo quanto riportato dalla Procura di Napoli, Puzio è accusato di aver sparato quattro colpi di pistola alla schiena di Mocerino il 31 dicembre 2022 ad Afragola. La vittima è stata colpita mentre parcheggiava la sua auto vicino a una panetteria in via Verdi. Pare che Mocerino abbia cercato di fuggire quando si è reso conto di essere sotto attacco, ma è stato colpito mortalmente.

L’aggressione è avvenuta in una zona controllata dal clan Moccia, un territorio in cui diversi gruppi rivali si contendono il mercato degli stupefacenti. Il gruppo delle Salicelle, guidato da Giuseppe Sasso, è uno dei principali rivali del gruppo di Gelsomino, a cui Puzio è affiliato.

Questo arresto dimostra l’impegno delle forze dell’ordine nel contrastare il potere delle organizzazioni criminali nella regione. La lotta contro la criminalità organizzata è una priorità per garantire la sicurezza dei cittadini e il rispetto delle leggi.

Ora spetta alla giustizia fare il suo corso e assicurare che Puzio risponda delle sue azioni. È fondamentale che vengano fatti tutti gli sforzi necessari per individuare e arrestare i membri di queste organizzazioni criminali, al fine di debellarne l’influenza e garantire la tranquillità dei cittadini.

La morte di Luigi Mocerino è una tragedia che ha scosso profondamente la comunità di Afragola e di tutta la provincia di Napoli. È necessario che la giustizia faccia il suo corso e che i responsabili siano puniti per il loro vile gesto. Solo così potremo sperare di vivere in una società più giusta e sicura, libera dalla minaccia della criminalità organizzata.

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