La consigliera comunale Annalisa Tomaciello, residente a Benevento, è stata sottoposta ieri mattina all’obbligo di dimora in città. Tomaciello, che ricopre anche l’incarico di presidente della commissione Bilancio e patrimonio a Palazzo Mosti, è stata oggetto di un provvedimento giudiziario emesso dal Gip del Tribunale di Sondrio. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Sondrio, ipotizzano nei confronti della consigliera il reato di truffa.

L’obbligo di dimora è stato notificato a Tomaciello presso la sua abitazione al rione Ferrovia dagli agenti della Squadra Mobile, guidati dal vice questore Flavio Tranquillo. Successivamente, la Tomaciello si è recata presso la Questura per svolgere una serie di adempimenti e ha nominato Vincenzo Sguera come suo difensore.

All’esponente politica viene contestato di aver gestito, nel suo ruolo di amministratore unico di due società di Sondrio, l’acquisto di materiali sanitari per un importo superiore ai centomila euro. In particolare, si tratta di tamponi per il test diagnostico del Covid prodotti da un’azienda tedesca. Per avviare l’acquisto, sono stati versati alla ditta 2500 euro. La trattativa risale al 2022 e gli acquisti sono stati effettuati insieme a un altro dirigente dell’azienda, anch’egli indagato con obbligo di dimora. I materiali acquistati sono quelli che erano particolarmente richiesti durante la pandemia da Covid. Il pagamento di tali materiali sarebbe avvenuto attraverso un bonifico contraffatto. L’azienda tedesca ha denunciato la mancata ricezione dei pagamenti previsti, dando avvio alle indagini per truffa. Inoltre, l’azienda ha scoperto che i tamponi acquistati venivano poi venduti a Sondrio.

Il fascicolo della Procura della Repubblica di Sondrio è stato esaminato dal Gip Fabio Giorgi, che ha ritenuto che ci fossero elementi sufficienti per applicare all’accusata e al presunto complice l’obbligo di dimora. Durante le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Sondrio, gli inquirenti hanno raccolto prove utilizzando intercettazioni telefoniche. È stata inoltre condotta un’indagine sull’incendio di un capannone.

La Tomaciello aveva già ricoperto la carica di consigliere comunale nella precedente consiliatura come rappresentante dell’Udc. Nelle elezioni del 2021, si era candidata con una lista civica chiamata “Benevento bellissima”, che faceva parte dei dieci raggruppamenti che sostenevano il candidato sindaco Clemente Mastella. Oberdan Picucci, eletto per questa lista, aveva rinunciato all’incarico di consigliere comunale per accettare una designazione negli organismi direttivi della Gesesa. Di conseguenza, la Tomaciello è rientrata nel consiglio comunale come prima dei non eletti e ha assunto anche la carica di presidente di commissione.

Oltre al suo impegno politico, la Tomaciello ha sempre svolto un’attività professionale. Laureata in giurisprudenza, ha lavorato come avvocato dal 2013 al 2018, iscritta all’Ordine dei legali sanniti. Successivamente, ha avviato la sua attività di consulenza in diverse aziende, prevalentemente nel nord Italia. Il rapporto con le aziende coinvolte nelle indagini è stato interrotto circa un anno fa.

La consigliera politica ritiene di poter chiarire la sua posizione, dichiarandosi estranea ai reati contestati. Il suo avvocato avrà dieci giorni di tempo per richiedere la revoca dell’obbligo di dimora al Tribunale del Riesame di Milano.

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