Assunzioni di facciata: nove imputati rischiano il processo

Nove persone, tra cui otto titolari di scuole paritarie e un consulente del lavoro, rischiano il processo per delle presunte assunzioni di facciata al fine di ottenere punteggio e entrare nelle graduatorie per il personale Ata, bidelli e docenti. La richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata dalla procura di Nocera Inferiore al termine di un’indagine condotta dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria. Gli istituti coinvolti si trovavano nelle città di Nocera, Scafati e Angri.

Le accuse a carico degli imputati sono di associazione a delinquere, falso, abuso d’ufficio e indebita compensazione di crediti inesistenti. Durante le indagini è emersa una sproporzione tra le reali esigenze delle scuole paritarie e la forza lavoro assunta tramite il bando per l’aggiornamento della graduatoria di Terza Fascia del Miur. Tra il 2012 e il 2017, circa 1503 persone avrebbero ottenuto rapporti di lavoro fittizi, seguiti da emissioni di fatture per operazioni inesistenti al fine di versare i contributi previdenziali all’Inps attraverso la compensazione di crediti Iva.

Il gip ha autorizzato un decreto di sequestro preventivo di quasi 2 milioni di euro, finalizzato alla confisca. Le persone che presentavano domanda per lavorare nelle scuole dichiaravano di aver prestato servizio presso gli istituti paritari, ottenendo così un punteggio migliore in graduatoria a discapito di altri candidati.

Dalle indagini è emerso che la maggior parte del personale veniva qualificato come “collaboratore scolastico/bidello”, anche se part-time. Queste persone erano in servizio anche nei mesi di luglio e agosto, quando le attività didattiche erano sospese. I dirigenti scolastici non avevano effettuato alcun controllo sulla regolarità contributiva, poiché gli attestati rilasciati ai lavoratori non avevano alcun valore giuridico.

I nove imputati compariranno dinanzi al gip per l’udienza preliminare e potranno scegliere se avvalersi di riti alternativi o difendersi nella fase del dibattimento.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui