NAPOLI. Un gruppo di persone è stato arrestato oggi per aver nascosto la pistola utilizzata per uccidere Francesco Pio Maimone lo scorso 20 marzo. L’omicidio è avvenuto in via Caracciolo, nella zona degli chalet di Mergellina, per motivi futili. Le sette persone arrestate sono accusate di detenzione di armi comuni da sparo e favoreggiamento, reati aggravati dalle modalità mafiose.
La polizia di Napoli ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia. Quattro persone sono finite in carcere, mentre tre sono agli arresti domiciliari.
Durante le indagini è emerso che due gruppi si sono scontrati vicino a uno chalet in via Caracciolo per motivi futili: la discussione è nata da una scarpa sporca. Francesco Pio Valda, figlio di Ciro e ritenuto legato al clan Cuccaro, ha sparato, uccidendo Maimone, che era estraneo a quel contesto e alla lite.
Le sette persone arrestate oggi sono accusate di aver aiutato il killer a sbarazzarsi dell’arma utilizzata per uccidere un innocente.
Una delle persone arrestate è la sorella di Francesco Pio Valda, accusato dell’omicidio di Maimone. La polizia di Napoli è alla ricerca della pistola utilizzata nel delitto, che è stata fatta sparire subito dopo la tragedia ma è stata immortalata dai sistemi di videosorveglianza della zona.

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