Il capo della polizia di Napoli ha preso una decisione riguardo alle esequie di Rosetta Cutolo, la sorella del noto boss di camorra Raffaele Cutolo, fondatore della Nuova camorra organizzata.

La donna, di 86 anni, è deceduta presso una clinica di Ottaviano, dove era stata ricoverata per alcuni giorni. Essendo la sorella maggiore di Raffaele, non ha mai abbandonato la sua città natale e, secondo gli investigatori, è stata la custode dei segreti del clan.

I funerali erano previsti per domenica alle 10:30 nella chiesa di San Michele ad Ottaviano. Tuttavia, a causa di motivi di ordine pubblico, il questore di Napoli ha vietato la loro celebrazione in forma pubblica. Pertanto, il rito funebre si svolgerà in modo ristretto e riservato.

Questa decisione è stata presa per evitare possibili tensioni o scontri tra fazioni rivali della camorra durante il funerale. Il capo della polizia ha ritenuto necessario garantire la sicurezza e l’ordine pubblico in occasione di un evento così delicato.

La notizia del divieto dei funerali pubblici ha suscitato diverse reazioni nel territorio. Alcuni manifestano comprensione per la decisione delle autorità, riconoscendo l’importanza di preservare la tranquillità e la sicurezza della comunità. Altri, invece, si mostrano indignati per il divieto, sostenendo che ogni persona ha il diritto di essere onorata in modo adeguato e che la decisione del questore rappresenta una limitazione delle libertà individuali.

Nonostante le diverse opinioni, è importante sottolineare che il provvedimento è stato preso nel rispetto della legge e con l’obiettivo di garantire la sicurezza di tutti i cittadini. La lotta alla criminalità organizzata è una priorità per le autorità italiane e ogni azione, compresa la gestione dei funerali dei membri di famiglie mafiose, viene valutata attentamente per evitare possibili ripercussioni negative sulla società.

In conclusione, il divieto dei funerali pubblici per Rosetta Cutolo è una decisione presa per motivi di ordine pubblico e sicurezza. Nonostante le reazioni contrastanti, è importante sottolineare che questa scelta è stata fatta nel rispetto della legge e con l’obiettivo di tutelare la comunità. La lotta alla criminalità organizzata è un impegno costante delle autorità italiane e richiede azioni mirate e decise per garantire la tranquillità e la sicurezza di tutti.

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