Oltre 50 ettari di bosco sono stati distrutti dalle fiamme nel comune di Pietravairano, causando apprensione e allarme nella comunità locale. L’incendio è scoppiato venerdì mattina e ha richiesto l’intervento di squadre di vigili del fuoco, idraulici forestali e personale antincendio. Le fiamme si sono propagate rapidamente, bruciando decine di ettari di vegetazione sul monte Cajevola.

Le operazioni di spegnimento sono state complesse e hanno coinvolto anche l’impiego di aerei Canadair e di un elicottero. Una squadra di vigili del fuoco è stata dedicata alla protezione delle abitazioni più vicine al fronte del fuoco, mentre un’altra squadra si è occupata di mettere in sicurezza la chiesa e il centro storico del comune. Nonostante le difficoltà dovute al vento proveniente dal mare, gli operatori hanno continuato a lavorare senza sosta per più di 48 ore.

La preoccupazione cresce sia per la devastazione ambientale che per i rischi per la popolazione. Nonostante non sia stata necessaria un’evacuazione delle abitazioni, si sta prestando massima attenzione alla sicurezza dei residenti e al patrimonio naturale, compreso il santuario del XVII secolo.

In questo contesto emergono anche delle polemiche nei confronti della Regione Campania, accusata di aver impiegato troppo tempo per intervenire. L’ex vicesindaco Aldo Zarone ha dichiarato che denuncerà coloro che hanno ritardato nell’attivare i mezzi di soccorso, definendo la situazione vergognosa.

La popolazione di Pietravairano, uno dei gioielli medievali del Casertano, si trova quindi ad affrontare una situazione surreale e di grande fatica. Le operazioni di spegnimento proseguiranno anche oggi, con l’obiettivo di salvaguardare le abitazioni e il patrimonio storico e naturale del comune.

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