Grave incidente sul cantiere della Circumvesuviana a Castellammare di Stabia. Un giovane operaio di soli 22 anni è rimasto gravemente ferito durante i lavori di ampliamento della galleria. Attualmente ricoverato in prognosi riservata presso l’Ospedale del Mare di Napoli, l’operaio è stato colpito da un getto di acqua e cemento ad alta pressione a causa del malfunzionamento di un ugello durante le iniezioni di cemento nella parete.

Il violento getto ad alta pressione ha causato gravi lesioni all’arto inferiore e alla mano del giovane, simili a quelle provocate da un getto di un’idropulitrice. L’incidente è avvenuto ieri nel cantiere del traforo di Varano, dove l’operaio lavorava per una ditta in subappalto incaricata dell’esecuzione dei lavori. Il cantiere fa parte del progetto di raddoppio del traforo di Varano, supervisionato da Eav.

L’incidente ha sollevato nuovamente la questione della sicurezza nei cantieri edili. È fondamentale che vengano adottate tutte le precauzioni necessarie per evitare simili tragedie. È compito delle aziende coinvolte garantire la formazione e l’addestramento adeguati agli operai, nonché la manutenzione costante degli strumenti e delle attrezzature utilizzate.

Inoltre, è necessario che le autorità preposte svolgano controlli regolari per verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. È inaccettabile che ancora oggi si verifichino incidenti come questo, che mettono a rischio la vita degli operai. È indispensabile che vengano adottate misure più rigide per garantire la sicurezza sul lavoro e prevenire tali incidenti.

Nel frattempo, la comunità si stringe attorno al giovane operaio e alla sua famiglia, augurando una pronta guarigione. È importante che vengano prese tutte le misure necessarie per garantire il suo benessere e offrire il supporto psicologico necessario a lui e ai suoi cari.

L’incidente avvenuto sul cantiere della Circumvesuviana a Castellammare di Stabia rappresenta un triste richiamo alla necessità di tutelare la sicurezza dei lavoratori. È responsabilità di tutti, istituzioni, aziende e lavoratori, lavorare insieme per creare un ambiente di lavoro sicuro e privo di rischi. Solo così si potranno evitare tragedie come questa e garantire un futuro migliore per tutti coloro che operano nei cantieri edili.

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