Un agente della polizia municipale è finito sotto processo per aver rilasciato un falso contrassegno per invalidi. Tuttavia, durante il dibattimento si è scoperto che è stato un altro collega a commettere l’errore e il giudice ha assolto l’imputato.
La decisione è stata presa dalla Prima Sezione Penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, presieduta dal giudice Francesco Ciocia. L’agente in questione è Giovanni Cassandra, un poliziotto di 65 anni in servizio presso il comando di Castel Volturno, accusato di abuso d’ufficio.
Nel gennaio 2020, il comandante della polizia municipale di Castel Volturno ha notato un contrassegno per persone con disabilità sulla Fiat Punto di un uomo di 77 anni che, a prima vista, non sembrava averne bisogno. Sono stati avviati accertamenti all’interno del comando e si è scoperto che il permesso era stato rilasciato in modo illegittimo. I carabinieri della stazione locale hanno interrogato l’uomo di 77 anni, il quale ha dichiarato che il contrassegno era stato rilasciato arbitrariamente dall’agente Giovanni Cassandra.
Durante il dibattimento, tuttavia, gli avvocati di Cassandra hanno sostenuto che l’agente si era limitato a fornire indicazioni sulla documentazione necessaria per richiedere il contrassegno e a consegnarlo materialmente all’uomo di 77 anni, ma che il vero responsabile del rilascio era un altro collega, ora deceduto. Le argomentazioni della difesa sono state accettate dal giudice, che ha assolto l’imputato.
Questa vicenda mette in luce l’importanza di una corretta gestione delle pratiche amministrative, soprattutto quando si tratta di documenti che possono dare diritti speciali alle persone con disabilità. È fondamentale che gli agenti di polizia agiscano in modo etico e responsabile nel loro lavoro, evitando ogni forma di abuso d’ufficio. Solo così si potrà garantire la giustizia e la tutela dei diritti di tutti i cittadini.