Il potere e gli affari della donna dietro il boss Gaetano Marino

I magistrati hanno descritto una donna capace di comandare e fare affari, sfruttando al massimo il potenziale criminale del suo defunto marito, il boss Gaetano Marino, noto come “Monkerino”, ucciso in un agguato a Terracina nell’agosto del 2012.

Ma è con i pentiti che emergono dettagli e racconti inediti sulla figura di Tina Rispoli. Lei, la vedova del boss, ma soprattutto la moglie del cantante neo-melodico Tony Colombo, è stata arrestata ieri insieme al suo nuovo marito e ad altre 26 persone, tra cui il boss Vincenzo Di Lauro, noto come F2 della famiglia criminale di Secondigliano.

In una recente deposizione, il neo-pentito Luigi Casaburi, fratello di uno dei fedelissimi del clan Di Lauro, ha raccontato: “Lei fa puntate sui carichi di droga, oppure compra la droga, la rivende e ci guadagna. È in affari con Enzo Di Lauro sulla droga. Lei dà soldi a Enzo Di Lauro. Oggi lui è a corto di soldi e si fa finanziare da Tina Rispoli.

Tina ha tantissimi soldi, metà dei quali le sono stati lasciati dalla famiglia di origine e l’altra metà dal suo ex marito Gaetano Marino. Tina fa anche usura, non so chi sono le sue vittime, ma posso precisare che una delle sue vittime era il gioielliere…omissis…, di cui dirò…

Ha molti appartamenti “bassi” nella Maddalena, che affitta e tiene come appoggio per i suoi affari. So che il palazzo che si trova in mezzo all’Arco è di Tina Rispoli. Le puntate prima le faceva con la Vanella e poi con i Di Lauro. Il fratello Vincenzo Rispoli gli trova il canale e lei mette i soldi.

Personalmente, le ho procurato 50 kg di droga che ho preso alla Masseria Cardone. Tina ne voleva 100 kg, ma ne ho trovati solo 50. Li ho presi da Antonio “faccia di boxer”, nelle Torri. Ho portato loro una macchina, una Ford Fiesta, lasciandola dietro al garage di mio fratello. Loro l’hanno ritirata, l’hanno riportata con la droga dentro circa un’ora.

Enzo Rispoli l’ha presa, l’ha riportata con il denaro e loro hanno ripreso la macchina con il denaro. Alla fine, mi sono ripreso la macchina vuota, con le chiavi. Non ho mai visto coloro che materialmente portavano la droga.

Il prezzo di acquisto era di 750 euro al chilo. Ho guadagnato 3.000 euro perché ho fatto un favore. È stato un “regalo”, un “disturbo”, non un vero guadagno.

Questo episodio è accaduto circa 20/25 giorni prima di quando, come detto sopra, mi sono presentato in Procura. Anzi, ricordandomi meglio, perché non ho familiarità con le date, è accaduto alcuni mesi prima, precisamente circa due/tre settimane prima dell’arresto del predetto Antonio”.

Ma i magistrati della Dda di Napoli, nelle 1830 pagine dell’ordinanza firmata dal gip Luca Della Ragione, scrivono: “In sintesi, si può dedurre che Immacolata Rispoli, quale moglie devota e partecipe delle fortune criminali del marito Gaetano Marino, si è intestata beni acquisiti con gli unici proventi del coniuge, illecitamente accumulati con il traffico di droga e lo spaccio sulle Case Celesti, sino alla morte di costui.

Dopo l’assassinio del marito per mano degli Abete Abbinante, la Rispoli gli è succeduta “per rappresentazione” e nell’eredità del marito, tra tutti gli altri beni, va indicata anche la carriera del cantante neo-melodico Tony Colombo, legato sempre di più a Tina Rispoli grazie a un mutuo così oneroso da non poter essere restituito. Un rapporto che si è trasformato in una relazione nel 2015, seguita da un fidanzamento e matrimonio nel 2019.

L’indagine svolta in questo procedimento, sebbene focalizzata sul clan Di Lauro, ha evidenziato una serie di legami commerciali tra Vincenzo Di Lauro, da un lato, e la coppia Tina Rispoli e Tony Colombo, dall’altro. Vincenzo Di Lauro, sempre alla ricerca di denaro per finanziare le sue iniziative, si rivolge a facoltosi complici che sono ben lieti di aiutarlo economicamente pur di entrare negli affari del Di Lauro.

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