“Riaprire immediatamente il punto di primo intervento del ‘Mauro Scarlato’, riattivare il servizio 118 con personale sanitario qualificato, altrimenti ci troviamo di fronte a terroristi della sanità. Basta bugie per gli abitanti di Scafati”. Queste sono le parole del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, dopo che nel pomeriggio di oggi una donna è morta senza possibilità di soccorso nei pressi dell’ospedale di Scafati. “Esprimo totale solidarietà alla famiglia della signora che, colta da improvviso malore nei pressi dell’ingresso dell’ospedale, non ha avuto la possibilità di essere soccorsa perché da qualche mese la direzione sanitaria ha chiuso il punto di primo intervento”, ha continuato Aliberti. “Come sindaco ho chiesto informazioni su quanto accaduto, anche alla luce dell’intervento della nostra Polizia Municipale, e ho appreso che la signora è stata soccorsa dal marito, che era con lei e che ha tentato un massaggio cardiaco. I nostri agenti della Polizia Municipale mi hanno anche riferito che una volta arrivati sul posto hanno subito allertato il 118, ma l’ambulanza è arrivata dopo oltre mezz’ora. Quanto accaduto è gravissimo. Chi deve intervenire faccia qualcosa per evitare che tragedie simili si verifichino ancora. Premetto che la battaglia per il pronto soccorso va oltre le ideologie, non sento di riversare responsabilità sui medici che lavorano all’ospedale ‘Mauro Scarlato’. Sono gli unici che non hanno colpe, essendo anch’essi vittime di una sanità che non tutela i diritti di nessuno. Bisogna riaprire immediatamente il punto di primo intervento che è stato chiuso e riorganizzare il servizio 118. In un paese normale e civile un’ambulanza deve intervenire in pochi minuti, anche con la presenza di un medico rianimatore a bordo. Tutti sanno, come ho denunciato recentemente, che il 118 in questa regione è composto solitamente da un autista, da un operatore sanitario e, nella migliore delle ipotesi, da un infermiere. Pertanto, auspico che questo episodio tragico possa indurre la regione, la direzione sanitaria dell’Asl e tutti gli enti preposti a comprendere che va immediatamente disposta la riapertura del punto di primo intervento, i cui lavori sono terminati da tempo, e che va urgentemente riorganizzato il servizio del 118 garantendo che in una città come Scafati, e in una regione come la Campania, lo stesso servizio venga assicurato da personale sanitario qualificato, dai medici, gli unici qualificati per gestire emergenze come quelle di stamattina. Seguiremo la vicenda e, se la famiglia lo riterrà opportuno, ci costituiremo parte civile nella vicenda. Intanto, proprio oggi, dopo numerosi solleciti, sono stato contattato dalla direzione generale dell’Asl Salerno per un incontro che si terrà venerdì prossimo. Spero non sia solo un’ennesima occasione per ascoltare chiacchiere”.

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