Preside di un istituto a Grammichele arrestato per violenza sessuale su studentesse minorenni
Un grave episodio di violenza sessuale ha scosso la comunità di Grammichele, nella provincia di Catania. Il preside di un istituto scolastico è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale e tentata violenza sessuale su sette studentesse minorenni.
L’arresto è avvenuto nella mattinata del 16 ottobre 2023, quando i carabinieri della compagnia di Caltagirone hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesso dal giudice del tribunale locale. L’uomo, di 61 anni e originario di Grammichele, è stato accusato di aver commesso atti sessuali violenti.
Le indagini sono state avviate dopo la denuncia di una ragazza di 15 anni, che ha riferito di essere stata vittima di presunti abusi sessuali da parte del preside della sua scuola. Successivamente, gli investigatori hanno scoperto che altre studentesse hanno subito molestie simili. In totale, sono stati identificati sette casi di minorenni che sono state vittime di abusi.
Le accuse fanno riferimento a molestie avvenute all’interno dell’ufficio del preside. L’uomo convocava le ragazze per discutere dei loro risultati scolastici e, una volta da sole, le minacciava di punizioni fisiche se non avessero studiato adeguatamente. Inoltre, le toccava in modo inappropriato, compiendo carezze e pacche sul fondoschiena.
Durante l’interrogatorio di garanzia, il preside ha scelto di non rispondere alle domande, avvalendosi del suo diritto a non rilasciare dichiarazioni. L’arresto ha suscitato preoccupazione e indignazione nella comunità locale, soprattutto tra i genitori degli studenti coinvolti. La scuola ha dichiarato la sua piena cooperazione con le autorità competenti e ha preso misure immediate per garantire la sicurezza e il benessere degli studenti. Nel frattempo, il preside è stato sospeso dalle sue mansioni in attesa degli sviluppi delle indagini.
Le autorità giudiziarie stanno lavorando per raccogliere prove concrete e stabilire la verità sulle accuse contro il preside. La comunità educativa e i genitori delle studentesse coinvolte attendono ansiosi ulteriori sviluppi, sperando che la giustizia venga fatta per garantire la protezione delle giovani vittime e prevenire situazioni simili in futuro.