La Squadra mobile di Caserta ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo accusato di associazione di tipo mafioso. Il provvedimento è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli, dopo un’attività investigativa condotta dagli agenti della Mobile casertana. L’indagine ha portato all’arresto di sei persone nel 2021, coinvolte in estorsioni e traffico di armi, nell’ambito di un’inchiesta volta a ricostruire la struttura del clan dei Casalesi e i legami tra i vari gruppi collegati in diverse zone.

Nonostante le numerose condanne e le defezioni dei collaboratori di giustizia, l’attività della Mobile ha dimostrato che il clan dei Casalesi era ancora operativo. A capo del gruppo criminale c’erano le nuove generazioni delle famiglie Schiavone e Bidognetti, ed è proprio in questo contesto investigativo che è emersa la figura dell’uomo arrestato.

Si tratta del figlio di un importante esponente della fazione Schiavone del clan, attualmente detenuto e sottoposto al regime del 41 bis dell’ordinamento penitenziario. L’uomo è sospettato di aver svolto un ruolo di leadership nel gruppo criminale, agendo come referente dei Casalesi per il traffico di droga, le estorsioni, il noleggio di auto e le truffe relative al bonus 110 per cento nel territorio di San Cipriano di Aversa, in provincia di Caserta.

L’arrestato si avvaleva della collaborazione di altre cinque persone, anche loro indagate, per la gestione dell’arsenale a disposizione del clan, che comprendeva un revolver, pistole semiautomatiche, Kalashnikov e una pistola mitragliatrice modello Uzi.

Questo ennesimo arresto dimostra l’importanza del lavoro delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità organizzata. Grazie all’attività investigativa della Squadra mobile di Caserta, è stato possibile smantellare una parte significativa del clan dei Casalesi e arrestare un uomo ritenuto responsabile di gravi reati. Questo è un segnale importante per la comunità e un passo avanti nella lotta contro la mafia e il crimine organizzato.

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