Assoluzione per una madre bulgara accusata di sottrazione del figlio minorenne. Il giudice monocratico Domenico Diograzia della prima sezione penale del Tribunale di Salerno ha assolto la donna al termine del processo. La cittadina bulgara, difesa dall’avvocato Mariagrazia Rosamilia, si era trasferita con il figlioletto a Shumen, in Bulgaria, dopo aver subito maltrattamenti e violenze fisiche da parte del padre del bambino. Secondo la documentazione allegata agli atti processuali, l’uomo, che faceva uso sistematico di alcol, aveva anche accompagnato la compagna e il figlio a casa dei nonni materni affermando di non volerli più vedere. Tuttavia, dopo alcuni mesi, presentò una querela affermando che la donna era rimasta a casa dei genitori in Bulgaria in modo autonomo. Il giudice non ha trovato convincente il racconto dell’uomo e ha considerato la piena efficacia all’interno dell’ordinamento italiano della sentenza emessa nel 2019 dal Tribunale di Shumen. Questa sentenza, riconosciuta dalla Corte di appello di Salerno nel 2022, attribuiva la potestà genitoriale alla madre e stabiliva come indirizzo di residenza del bambino quello della madre.

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