Il coinvolgimento del cantante neomelodico Tony Colombo e della moglie Tina Rispoli con il clan Di Lauro è stato rivelato nell’ordinanza cautelare emessa dal gip Luca Della Ragione, che li ha recentemente arrestati insieme ad altri membri della mafia campana. Secondo le oltre 1800 pagine del documento, Colombo e Rispoli erano soci in diverse attività illecite legate alla criminalità organizzata, come conti correnti a Sharm El Sheik, affari in Cina, partecipazione nella fabbrica di sigarette di Acerra e nel marchio di abbigliamento Corleone, oltre che nella bevanda energetica 9mm.

Uno degli episodi descritti nell’ordinanza riguarda la necessità di Colombo di far rientrare denaro dal suo conto corrente egiziano in Italia. Per effettuare l’operazione, è stata emessa una fattura da parte di Cosimo Tranchino, che si è occupato di inviare i dati necessari per il trasferimento. Le conversazioni tra Colombo, Tranchino e Mamood, presunto direttore della National Bank of Kuwait di Sharm El Sheikh, sono state intercettate dagli investigatori e dimostrano il coinvolgimento del cantante e della moglie con il clan Di Lauro.

In particolare, il direttore Mamood ha chiesto a Colombo di specificare la causale del bonifico e di fornire una copia della fattura relativa a un trasferimento di 20.000 euro in Cina. Tranchino ha suggerito a Colombo di indicare come causale del bonifico “tessuti” e ha preparato una fattura pro-forma intestata a “Vantai Seven Continents Artex and Textiles co.Ltd” per un importo di 48.540 euro. Colombo ha inviato la fattura al direttore Mamood, che ha confermato l’esecuzione della transazione.

È importante sottolineare che la coppia Colombo-Rispoli aveva un conto corrente presso la National Bank of Kuwait di Sharm El Sheikh, e il direttore Mamood ha inviato loro un’immagine con i dati relativi ai conti correnti. Successivamente, Tranchino ha chiesto a Colombo di comunicargli i dati del suo conto corrente egiziano e le informazioni sul direttore Mamood per preparare una lettera necessaria per sbloccare la transazione. La lettera, che era una disposizione di pagamento di 20.000 euro a favore della ditta “FRANCIER DI FRANCIER GEMMA”, è stata inviata da Tranchino a Colombo via e-mail e successivamente inoltrata al direttore Mamood tramite chat su WhatsApp.

Questo episodio è solo uno dei molti descritti nell’ordinanza che dimostrano il coinvolgimento di Tony Colombo e Tina Rispoli con il clan Di Lauro. Le indagini continuano per scoprire ulteriori dettagli sulle attività illecite della coppia e dei loro soci nel mondo criminale.

Articolo precedenteTragico incidente sul lavoro a San Godenzo: condannato il datore di lavoro
Articolo successivoNapoli: inseguimento mozzafiato e arresto di due giovani ladri

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui