Arrestati due imprenditori per tentata estorsione mafiosa

Francesco Diana, 45 anni, imprenditore di San Cipriano d’Aversa, e Tommaso Ragnino, 48 anni, di Maddaloni, sono stati arrestati con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un detenuto presso il carcere di Bergamo. Entrambi sono già coinvolti in inchieste precedenti condotte dalla Dda di Napoli.

Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal tribunale di Napoli, su coordinamento della Dda, ed eseguito dai carabinieri di Maddaloni. Secondo le indagini, Diana e Ragnino avrebbero richiesto ingenti somme di denaro al detenuto, soprattutto dopo il suo arresto e la sua detenzione. La madre della vittima, titolare di due vivai a Maddaloni, ha denunciato i fatti alla compagnia dei carabinieri locali, temendo per l’incolumità del figlio.

La donna ha raccontato di un periodo che va da maggio 2020 a maggio 2023, durante il quale Diana e Ragnino avrebbero fatto richieste estorsive. L’ultimo episodio è avvenuto quando Diana si è recato al vivaio dell’imprenditrice chiedendo la somma di 25.000 euro, per un totale di 40.000 euro richiesti complessivamente. Questa somma sarebbe servita come “riscatto” di una vettura presa a noleggio dalla vittima per conto degli indagati e successivamente sequestrata dalle forze dell’ordine.

Durante gli accertamenti, la vittima ha ammesso di aver commesso furti su commissione degli indagati e di avere numerosi “debiti” nei loro confronti. La prossima settimana, Francesco Diana e Tommaso Ragnino si presenteranno davanti al giudice per chiarire la loro posizione. Gli indagati sono assistiti dagli avvocati Ferdinando Letizia, Enzo Domenico Spina e Valerio Stravino.

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