Donna morta nei pressi dell’ospedale di Scafati: la famiglia chiede giustizia
Una tragedia ha sconvolto l’intera comunità dell’Agro di Scafati: una donna di 59 anni è morta nei pressi dell’ingresso dell’ospedale. La famiglia, sconvolta dal dolore, ha deciso di presentare un esposto in Procura per fare luce sul caso e accertare eventuali responsabilità .
Solo ieri mattina la denuncia è stata formalizzata, dopo un’attenta valutazione da parte dei familiari che si sono affidati a due legali di Santa Maria La Carità . La procura di Nocera Inferiore potrebbe presto incaricare un medico legale per l’autopsia, alla quale assisterà anche un consulente medico scelto dalla famiglia. Nel frattempo, la salma della donna è custodita nella sala mortuaria del cimitero di Scafati, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il caso ha suscitato un grande clamore mediatico, e gli inquirenti hanno deciso di prendere tempo per valutare la situazione nella sua complessità . I familiari della donna non hanno rilasciato commenti, immersi nel dolore per la tragica perdita che ha sconvolto la loro vita.
Alla disperazione si aggiungono i dubbi e la rabbia per una morte così assurda. Come è possibile che una persona muoia a 59 anni nei pressi dell’ingresso di un ospedale senza ricevere soccorso? Questo è l’interrogativo che tormenta il marito della donna, ex maresciallo dei carabinieri in pensione. Era presente anche lui quella mattina, e ha subito capito la gravità della situazione quando sua moglie ha avuto un malore. Ha cercato di aiutarla, convinto di essere nel posto giusto, a pochi passi dall’ingresso di un ospedale dotato di reparto di rianimazione e cardiologia, dove ci si dovrebbe sentire al sicuro. Era convinto che sua moglie avrebbe ricevuto l’assistenza necessaria. Ma purtroppo non è andata così.
Al momento, non si può dire se la tragedia poteva essere evitata o se ci sono responsabilità da accertare. Ma è questo che vogliono scoprire i familiari della donna, per rendere giustizia alla sua memoria e prevenire che simili eventi si ripetano. Solo allora, forse, la rabbia di chi oggi piange la morte della donna si attenuerà , anche se nulla potrà restituire all’ex carabiniere la sua compagna di vita, la madre dei suoi figli.
Ora spetterà alla Procura di Nocera Inferiore fare luce sulla vicenda e accertare eventuali responsabilità . Per il momento, si procede contro ignoti. La famiglia spera che la giustizia venga fatta e che il tragico episodio porti a miglioramenti affinché nessun’altra persona debba vivere una simile tragedia.