L’ex sindaco Paolo Russomando è stato accusato di peculato e gli è stato chiesto di scontare una pena di due anni e otto mesi. In qualità di presidente del Gal Colline salernitane, Russomando è stato accusato di aver utilizzato in modo improprio la carta di credito della società Gal, spendendo somme di denaro ben oltre i budget e non pertinenti allo scopo della società. Il pm Francesco Rotondo ha contestato spese per un totale di 44mila euro, di cui 12mila euro fuori dal tetto massimo consentito, ma attinenti al ruolo dell’imputato, e altri 32mila euro non consentiti in quanto fuori dalle competenze della società. A denunciare questi fatti è stato il successore di Russomando alla guida della società e anche sindaco, Antonio Giuliano, che si è costituito parte civile tramite il suo avvocato Enrico Tedesco.

Dopo la requisitoria, alla prossima udienza sarà la volta dell’avvocato Giuseppe Della Monica, professore e difensore dell’imputato, e dell’avvocato Enrico Tedesco per la parte civile. Successivamente, i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno si ritireranno in camera di consiglio per valutare le accuse e le prove a discarico presentate, al fine di emettere una sentenza definitiva.

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