Tre persone sono state rinviare a giudizio per l’incidente avvenuto a Capri il 22 luglio 2021, in cui un autobus è precipitato dalla strada provinciale 66 a Marina Grande. Il conducente, Emanuele Melillo, è morto nell’impatto e diversi passeggeri sono rimasti feriti. Le persone coinvolte sono un medico dell’Azienda Trasporto Capri (ATC), il legale rappresentante della stessa azienda e un ingegnere funzionario della Città Metropolitana di Napoli.
I tre dovranno comparire davanti al giudice monocratico della quarta sezione di Napoli il 28 dicembre 2023. Il medico dell’ATC è accusato dalla Procura di Napoli di non aver sottoposto il conducente deceduto a visite di controllo. Il legale rappresentante dell’azienda di trasporto caprese è accusato di non aver sottoposto il dipendente a controlli nonostante fosse passato dal ruolo di bigliettaio a quello di autista, più delicato. L’ingegnere è accusato di non aver provveduto al collocamento delle barriere di contenimento nel punto in cui è avvenuta la tragedia.
Durante l’udienza preliminare, erano presenti gli avvocati delle parti civili, che rappresentano i familiari di Melillo, e gli avvocati difensori dei tre imputati. L’avvocato delle parti civili ha dichiarato che durante le indagini erano emersi chiari profili di responsabilità. Si attende ora l’inizio del processo con fiducia.

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