Ancora un rinvio per il trasferimento della centrale operativa del 118 di Avellino. L’annuncio del trasloco al Centro di riabilitazione Australia era stato fatto lo scorso febbraio, ma ad oggi non si è ancora verificato. Questo ha causato problemi di sovraffollamento nel reparto di Emergenza dell’ospedale Moscati, che necessita degli spazi attualmente occupati dagli operatori del 118. Il nuovo cronoprogramma prevede che il trasferimento avvenga entro marzo dell’anno prossimo. Tuttavia, i ritardi suscitano preoccupazione tra le organizzazioni sindacali. Il Nursind chiederà un incontro al prefetto di Avellino per discutere della situazione. I sindacalisti sottolineano che, a causa di questi ritardi ingiustificati, i lavoratori continuano a operare in una struttura fatiscente e inadeguata, che non permette i corretti percorsi tra gli operatori di centrale e il personale di equipaggio. Se non saranno presi provvedimenti tempestivi, si prevede di proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale del 118. I sindacalisti del Nursind hanno già segnalato in passato le carenze organizzative del servizio di emergenza territoriale, tra cui la scarsa dotazione di personale e la mancanza di medici di centrale operativa durante i turni notturni. Inoltre, denunciano l’esternalizzazione del servizio, che ha portato a una riduzione della qualità dei servizi e a un sovraccarico di lavoro per gli infermieri. L’Asl di Avellino ha affidato il servizio di trasporto infermi in emergenza con ambulanza di tipo A a un’associazione temporanea di scopo, composta da Misericordie d’Italia, Croce Rossa Italiana e Anpas, a discapito del personale medico interno. Questa scelta ha suscitato polemiche, in quanto sono stati reclutati medici anestesisti ultrasettantenni che lavorano oltre le 72 ore consecutive, in violazione della legge. I sindacalisti del Nursind sottolineano inoltre la mancanza di una distribuzione adeguata delle ambulanze medicalizzate sul territorio, con una presenza limitata nella parte est della provincia di Avellino, nonostante il numero elevato di postazioni.