Controlli con il metal detector svelano come la criminalità tenta di sfuggire ai sequestri

I controlli con il metal detector sono diventati uno strumento fondamentale per le forze dell’ordine nella lotta contro la criminalità. Questi dispositivi, che permettono di rilevare la presenza di armi o altri oggetti illegali, sono sempre più utilizzati per individuare nascondigli segreti e depositi di droga.

Un esempio di questo è avvenuto di recente a Caivano, nel centro storico della città. Nonostante i numerosi arresti e sequestri, il traffico di droga non si è fermato completamente. I criminali hanno cercato nuovi modi per evitare i controlli e garantire la continuazione delle loro attività illegali.

La logistica è un aspetto fondamentale per il successo delle operazioni di spaccio. La merce deve essere spostata rapidamente dai fornitori ai rivenditori e infine ai clienti, per trasformarsi in profitto. Ma come proteggere la droga da eventuali imprevisti o sequestri?

I carabinieri della compagnia di Caivano hanno trovato una risposta a questa domanda. Dopo aver seguito le tracce dello spaccio e affrontato la violenza delle armi, hanno scoperto un nuovo metodo utilizzato dai criminali per nascondere la droga. Questa non veniva più nascosta nei vani ascensore o nelle aiuole pubbliche, ma veniva murata e occultata nei mattoni coperti da cemento.

Tutto è cominciato con l’arresto di un 40enne già noto alle forze dell’ordine. Durante la perquisizione della sua abitazione, sono stati trovati circa 4900 euro in contanti di origine dubbia. Inoltre, è stato scoperto un impianto di video sorveglianza con telecamere in alta definizione e un microtelefono. Vicino all’appartamento del 40enne, è stato trovato anche un casolare in cui si nascondeva un altro uomo di 51 anni, anch’egli residente a Caivano.

Quando i carabinieri hanno tentato di arrestare il 51enne, questi ha cercato di fuggire in bicicletta elettrica, ma è stato fermato dopo pochi metri. La sua presenza nel casolare ha insospettito i militari, che hanno deciso di approfondire le indagini. Con l’aiuto dei carabinieri artificieri del comando provinciale di Napoli, è stato utilizzato un metal detector per cercare eventuali nascondigli segreti.

La scoperta è stata sorprendente. Murate nei mattoni e nelle pareti, sono state trovate numerose armi e droga. Il bilancio complessivo includeva 4 pistole cariche di munizioni (una glock, una beretta 92FS, una beretta 98FS, una tanfoglio 21) e una mitragliatrice Scorpion. Inoltre, sono state sequestrate quasi 600 munizioni di vario calibro, 6 chili e mezzo di hashish, 2 chili e 300 grammi di cocaina e quasi un chilo di marijuana.

Entrambi i criminali sono stati arrestati e portati in carcere in attesa di giudizio. I carabinieri continueranno senza sosta i loro controlli per contrastare il traffico di droga e la criminalità nella zona. Grazie all’utilizzo del metal detector e all’approfondimento delle indagini, è stato possibile svelare un nuovo stratagemma utilizzato dalla criminalità per evitare i sequestri e continuare le loro attività illegali.

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