Una giovane ragazza francese è stata trovata morta nella sua casa a Lecce, in Italia. La procura sta indagando sull’accaduto, sospettando un caso di istigazione al suicidio. Martedì scorso, la polizia scientifica ha effettuato rilievi nell’appartamento, sequestrando il computer, il cellulare e altri dispositivi tecnologici. È stato un coinquilino straniero a scoprire il corpo senza vita della ragazza e a dare l’allarme. L’appartamento si trova nel quartiere universitario di San Pio a Lecce.

Gli investigatori stanno cercando di ricostruire le ultime ore della giovane, esaminando i suoi profili social e le chat sul suo smartphone. La polizia ha già parlato con alcune amiche della studentessa, alle quali la ragazza avrebbe confessato di essere stata vittima di violenza sessuale. Nella sua camera da letto è stato trovato un messaggio scritto su un diario, in cui la ragazza esprimeva il suo dolore e il suo amore per la famiglia.

Dalle indagini è emerso che la ragazza si era recata al pronto soccorso il 19 ottobre, dopo l’abuso subito. Aveva raccontato ai medici dell’aggressione, ma aveva scelto di non sporgere denuncia, nemmeno dopo i controlli medici. La studentessa aveva rifiutato anche di eseguire i prelievi biologici consigliati dai medici. Tuttavia, aveva confidato alle sue amiche di essere stata abusata nell’appartamento in cui viveva da settembre.

Secondo quanto riportato da Repubblica, il presunto responsabile dell’abuso sarebbe già stato identificato. Si tratterebbe di un ragazzo italiano residente nella provincia di Brindisi, che ha negato ogni violenza e fornito una diversa versione dei fatti.

La notizia della morte della giovane ha colpito profondamente l’Università del Salento, che ha annullato tutti gli eventi programmati per i prossimi giorni in segno di lutto. L’ateneo ha messo a disposizione della famiglia un referente per offrire supporto. Anche il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, ha espresso il suo dolore per quanto accaduto, sottolineando l’importanza di ascoltare e sostenere i giovani per evitare che si sentano soli di fronte a situazioni difficili.

La vicenda è ancora in corso di indagine e saranno necessari ulteriori sviluppi per comprendere appieno cosa sia accaduto e per fare giustizia. Nel frattempo, è fondamentale riflettere sulla fragilità dei giovani e sul bisogno di supporto e ascolto che devono ricevere.

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