La Corte di Cassazione ha emesso la prima sentenza definitiva nell’inchiesta sul Nuovo Clan Partenio. Il ricorso di Bianco Pasquale Nando è stato rigettato e annullato con rinvio ad altra Sezione Penale della Corte di Appello per la rideterminazione della pena e delle attenuanti generiche. Anche la condanna di Filippo Chiauzzi e Elpidio Galluccio è stata confermata con alcuni motivi di appello annullati. I legali dei tre imputati avevano presentato i ricorsi difesi dagli avvocati Quirino Iorio, Domenico Dello Iacono e Marcello Severino. Chiauzzi era stato condannato a 13 anni e 4 mesi in primo grado, ma nel processo di Appello aveva ottenuto una riduzione della pena a 12 anni. Galluccio era stato condannato a 11 anni e 10 mesi in primo grado, ma la sua pena era stata ridotta a 10 anni e 5 mesi in secondo grado. I fratelli Bianco erano stati condannati rispettivamente a 5 anni e 4 mesi e 4 anni in primo grado, e le loro condanne erano state confermate in secondo grado. Nella sentenza di Appello si legge che l’inchiesta ha evidenziato l’esistenza del Nuovo Clan Partenio, un’organizzazione criminale di stampo camorristico operante ad Avellino e nei paesi limitrofi. Si fa riferimento al coinvolgimento di numerosi soggetti, tra cui i fratelli Bianco e altri personaggi della malavita locale. Si sottolinea anche il ruolo di Filippo Chiauzzi e Elpidio Galluccio all’interno dell’organizzazione. Ora si attendono le motivazioni dei giudici della Cassazione e la rideterminazione delle condanne nei confronti dei due imputati. Va precisato che Chiauzzi e Galluccio hanno ammesso di aver avuto rapporti usurari, ma non nell’ambito del Nuovo Clan Partenio.

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